nebulizzazione dell’acqua

La nebulizzazione dell’acqua non è altro che la trasformazione dell’acqua in particelle molto piccole simili ad una nebbiolina di vapore freddo. Per potersi avere questa trasformazione, è necessario che l’acqua sia sottoposta ad un’alta pressione e, quindi, per questo scopo vengono utilizzati dei nebulizzatori. Da questi nebulizzatori l’acqua fuoriesce dagli ugelli sotto forma di piccole molecole di 5-15 microns.

Come si ottiene la nebulizzazione dell’acqua

Vediamo quindi come funziona la nebulizzazione. Si può utilizzare l’acqua che proviene dalla rete oppure dalle falde purché sia salubre e filtrata da tutte le impurità. Una volta che quest’acqua entra nel nebulizzatore, viene compressa ad una pressione di 70 bar, trasformata in acqua nebulizzata così da fuoriuscire dagli ugelli nebulizzatori.

La pressione di pompaggio stabilisce la velocità con cui l’acqua fuoriesce dagli ugelli: quindi, più alta è questa pressione, più l’acqua fuoriuscirà con velocità. In base alla velocità, si determina la scissione dell’acqua in piccole goccioline che formano una nebbiolina e, quindi, maggiore è la velocità, più piccole sono le goccioline.

Il vapore che ne esce è freddo e, a contatto con l’aria circostante, evapora così da ridurre la temperatura e conseguentemente anche aumentare l’umidità.

Come utilizzare l’acqua nebulizzata

I nebulizzatori e l’acqua nebulizzata vengono impiegati soprattutto d’estate dai locali (bar, ristoranti) che abbiano degli spazi aperti da refrigerare. Infatti, sistemando dei nebulizzatori nella superficie aperta che si vuole raffreddare, si consentirà ai propri clienti di beneficiare della piacevole acqua nebulizzata per rinfrescarsi nelle calde giornate estive, senza però bagnarsi.

Il vantaggio di utilizzare l’acqua nebulizzata sta proprio nel fatto che garantisce un abbassamento della temperatura (e quindi maggiore freschezza) e, nello stesso tempo, non si bagnano le superfici (tavoli, banconi e così via).

Ovviamente, quando si decide di dotarsi di nebulizzatori per l’acqua nebulizzata, bisogna considerare vari elementi che riguardano lo spazio aperto che si vuole raffrescare:

  • il volume dell’ambiente;
  • la frequenza di utilizzo;
  • la modalità di impiego del nebulizzatore.

Infatti, a parte per il raffrescamento, l’acqua nebulizzata può essere usata per l’abbattimento di polveri ed odori, per la deodorazione, per l’umidificazione, per allontanare gli insetti o per effetti scenici.

A seconda dell’impiego, il diametro delle gocce deve essere diverso: se il diametro è piccolo, la nebbia è più fine ed evapora prima di bagnare. In questo caso, è più consigliata quando si deve raffrescare o umidificare un ambiente. Le gocce più grosse (che più difficilmente evaporano) vengono utilizzate per la depolverazione.

Questi fattori servono per stabilire quanta acqua deve essere nebulizzata e come disporre gli ugelli per avere la maggiore efficienza.

Le soluzioni che si possono scegliere sono nebulizzatori con sistema di ventilazione oppure quelli con una sola linea di ugelli, che sono ideali quando gli spazi sono ridotti, oltre che più belli da vedere.

Come detto, un altro beneficio dell’utilizzare i nebulizzatori è quello di allontanare gli insetti e le zanzare: sono, quindi, uno strumento ideale anche nei locali che si trovano vicini agli spazi verdi o a laghi, in cui è più probabile che ci siano molte zanzare.

I consumi per la nebulizzazione dell’acqua

Un altro vantaggio che rende più frequente l’utilizzo dei nebulizzatori per la nebulizzazione dell’acqua è quello legato ai consumi. In genere, un nebulizzatore consuma molto meno di un asciugacapelli in quanto ad energia elettrica e anche i consumi idrici sono veramente ridotti, se si considerano tutti quanti i vantaggi.