Nel corso dei prossimi anni, il riciclo delle batterie a litio riservato alle vetture elettriche farà segnare numeri davvero molto interessanti. A questi risultati contribuirà in prima persona anche l’Italia, che presto sarà in possesso di un impianto di grandi dimensioni destinato proprio al raggiungimento di tale obiettivo.

A dare il via all’iniziativa ci penseranno le aziende Enel X e MIDAC, che hanno intrapreso le dovute ricerche di sviluppo. In questo modo, la transizione verso la mobilità elettrica sembra destinata a una progressiva velocizzazione. Non a caso, il progetto potrebbe coinvolgere anche altri enti di ricerca a livello nazionale e internazionale.

Il panorama delle batterie per le auto elettriche

Quali sono le batterie per auto elettriche che puoi scegliere all’interno della gamma in commercio? Puoi renderti conto che le opportunità sono davvero molteplici e con ampi margini di miglioramento in futuro.

Un chiaro esempio è rappresentato dalle batterie al piombo, utilizzate in maniera cospicua nelle prime fasi delle vetture a zero emissioni. Oggi sono montate a bordo solo di alcuni modelli a basso costo e le loro misure sono estremamente compatte. Piacciono ad alcuni clienti perché economiche e durature, ma le loro performance sono considerate obsolete e l’impatto ambientale eccessivo.

Per un breve periodo hanno avuto successo anche le batterie al nichel-metallo idruro. Queste ultime hanno funzionato al meglio sulla Toyota Prius, che per alcuni anni è stata leader nel segmento delle auto ibride. Ad ogni modo, sono rimaste un caso isolato perché tendono a scaricarsi con velocità e a perdere potenza, anche se il loro impatto ambientale è minimo.

Infine, le batterie agli ioni di sodio sono altamente innovative e potrebbero andare forte in futuro, con già diverse marche pronte a inserirle nella loro produzione. Hanno costi contenuti e densità bassa, con prestazioni di assoluto rilievo unite a una durata elevata. Nel frattempo, sono le cariche in litio a dominare rispetto alle altre.

Che cosa sono le batterie agli ioni di litio

Nonostante il panorama sia estremamente ampio, hai senz’altro sentito parlare più delle batterie agli ioni di litio che di qualsiasi altra tipologia. Tali modelli sono semplici accumulatori di ioni di litio ricaricabili. Esse si servono della riduzione reversibile degli ioni di litio, con l’obiettivo di incanalare energia elettrica.

Lo standard attuale è rappresentato per la maggior parte proprio da questi modelli, che piacciono alla maggior parte dei clienti perché in grado di unire i punti di forza menzionati. Performance e densità sono due fattori di primo piano, insieme a leggerezza e durata. Ovviamente, sono denominate in questo modo per la loro conformazione stessa, costituita da una percentuale elevata di litio.

Quest’ultimo è situato prettamente nell’anodo, mentre il catodo vede una netta prevalenza del carbonio. In tempi recenti, la loro efficienza è incrementata grazie a materiali innovativi come il cobalto. Inoltre, le batterie contengono al loro interno un elettrolita liquido destinato a generare prodotti allo stato solido nel corso dei prossimi anni.

Cosa prevede il progetto di riciclo delle batterie al litio

Il progetto collegato al riciclo delle batterie al litio è molto ambizioso e intende contribuire a rendere più ecosostenibile la transizione energetica a livello europeo. Si stima che, nel 2030, dovranno essere riciclate oltre 200 mila tonnellate di batterie al litio. Numeri davvero ragguardevoli, da gestire con il contributo di aziende di alto rango.

A tal proposito, Enel X e MIDAC sono stati incaricati di effettuare le dovute ricerche per sviluppare in Italia il primo impianto per il riciclaggio delle batterie a litio. I due enti operano anche per una diffusione più radicata delle colonnine ricarica auto elettriche e costituiscono un perfetto connubio per favorire la mobilità sostenibile a zero emissioni.

Cosa farà Enel X

Enel X agirà in prima persona per occuparsi dello sviluppo delle migliori soluzioni tecnologiche in merito allo smontaggio automatico delle batterie. Un processo simile assume una notevole importanza per avviare il relativo processo di riciclo.

Cosa farà MIDAC

Dall’altra parte, MIDAC curerà tutto il processo di riciclo degli ioni di litio, con l’intenzione di pacchi batteria esauriti in materie prime. Queste ultime vanno impiegate per la creazione di nuove celle, al fine di limitare l’estrazione di altre sostanze minerali. In questo modo, l’impatto ambientale e i costi saranno notevolmente ridotti, dando vita a una piccola grande rivoluzione per il nostro pianeta.

Enel X e il suo impegno su più fronti

La compagnia di Enel X partecipa a ben tre progetti di questo genere, tra il 2020 e il 2021. Le loro idee green sono volte a uno sviluppo accurato di una tecnologia altamente innovativa, che estenderà la durata delle batterie e ridurrà al minimo i tempi di carica. In questo modo, ogni processo sarà compiuto all’insegna della piena sicurezza. La tecnologia di Enel X si chiama Digital Twin e renderà tutto il ciclo sempre più virtuoso e rispettoso dell’ambiente.
 

Enel X si dice orgogliosa di far parte di un progetto così importante, che coinvolge molti partner a livello europeo per creare una filiera europea. Un settore così innovativo permetterà di crescere e di svilupparsi per tutte le aziende interessate.

Gli obiettivi della ricerca

La ricerca nasce da un investimento importante per far crescere i cicli di riciclo in Italia e in Europa delle batterie agli ioni di litio, al fine di fornire un importante contributo alla transizione ecologica. Gli impianti di riciclo saranno presenti in Italia per una forte presenza del paese nel comparto delle batterie a litio, affinché vengano creati nuovi posti di lavoro e di sviluppo per tutto il territorio nazionale.

In queste ricerche l’Italia non è in panchina a guardare lo sviluppo degli altri paesi, ma è in prima linea nella ricerca e nello sviluppo di nuovi percorsi tecnologici, che permetteranno alle masse di ricaricare le proprie vetture in maniera più ecologica e rispettosa dell’ambiente.