Notte dei ricercatori: un successo l'edizione 2017

Grande successo per l’edizione 2017 della Notte dei Ricercatori.

Un appuntamento che riscuote sempre più il favore del pubblico e che porta la scienza nelle piazze, a portata di mano di tutti i cittadini.

Musei e laboratori aperti, ma non solo. In 52 città italiane gli eventi organizzati anche in strade e piazze sono stati davvero numerosi.

Scienza in festa

La Notte dei ricercatori è un appuntamento internazionale. In tutta Europa, infatti, il 29 settembre, si è festeggiata la scienza e i suoi progressi con incontri, conferenze, caffè letterari, visite ai centri di ricerca, giochi ed esperimenti.

Si tratta dell’evento di divulgazione scientifica più rilevante su tutto il Vecchio Continente, promosso dall’Unione Europea per accrescere la sensibilità della cittadinanza verso questa disciplina.

Da 12 anni si tratta di un incontro fisso che quest’anno ha visto partecipare ben 300 città di 30 Paesi, con oltre 200 eventi e il coinvolgimento di migliaia di ricercatori.

La Notte europea dei ricercatori ha offerto anche l’occasione di mettere in vetrina i principali progetti che hanno conquistato i finanziamenti europei legati ai programmi banditi dal Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) e alle borse Marie Curie.

Gli appuntamenti italiani

In Italia è davvero difficile tenere il conto delle iniziative che sono state promosse, non solo nelle grandi città.

Nella Capitale grandi protagoniste sono state le stelle, grazie alle iniziative promosse dall’Asi, l’Agenzia spaziale italiana.

Di terra e vulcani si è parlato, invece, con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

E ancora: dello spazio e delle sue meraviglie, oltre che dei suoi misteri, si è discusso e grazie alla preziosa partecipazione dei ricercatori dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) presso l’Osservatorio Astronomico.

Grande partecipazione anche a Milano, dove si è svolto, presso il Museo Nazionale di Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci, il convegno organizzato dal GARR – rete italiana dell’università e della ricerca, “Io digitale” su temi legati a come la tecnologia possa trasformare la percezione di noi stessi e le relazioni con gli altri.

Appuntamento lungo tutta la Penisola

Anche Parma ha aperto le porte ella scienza ai cittadini. Presso librerie e bar si sono svolte conversazioni di carattere divulgativo con i ricercatori.

Napoli la palma d’oro per la mostra più originale, che ha avuto come scenario la Stazione della Metropolitana “Municipio”, e come protagonista l’Istituto nazionale di Fisica nucleare (Infn), che ha illustrato ai passanti i risultati della ricerca sulle onde gravitazionali e sui neutrini provenienti dal cosmo remoto. Molto interessanti le iniziative promosse dall’Università degli studi dell’Insubria, tutte a prova di bambini: “InformaticaMagica”, “Il Corpo umano e le sue forme”, “Batteri: buoni e cattivi”, “L’elettroforesi delle caramelle, i colori come DNA” (un laboratorio dedicato proprio a questo importante esame al quale il portale AlMeglio.it dedica un approfondimento interessante), “Indagine su un DNA al di sopra di ogni sospetto” e “Il corpo in gioco: esperienze in movimento”.

Perugia, invece, c’è stata, presso l’Auditorium Santa, la prima presentazione nazionale del libro: Einstein l’aveva capito.

La scoperta delle onde gravitazionali, opera di Sergio Rossi, scrittore e fisico laureato all’Università di Perugia.