I nuovi criteri per l’incentivazione energetica sono stati presentati ieri mattina, giovedì 11 marzo, dall’assessore provinciale all’ambiente ed energia Michl Laimer. L’obiettivo è quello di trasformare l’Alto Adige in un vero e proprio “KlimaLand” all’insegna della sostenibilità con emissioni pro capite di 2 tonnellate annue di CO2 e fabbisogno energetico coperto al 100 per cento da energie rinnovabili.

I nuovi criteri per l’incentivazione energetica quale misura del cosiddetto “Pacchetto per la tutela del clima“ sono stati approvati dalla Giunta provinciale il 1. marzo 2010 e con tale data sono entrati in vigore; come sottolinea l’assessore provinciale all’ambiente ed energia, Michl Laimer, “è nelle nostre intenzioni dare una svolta radicale nel settore energetico per avviare una nuova era con obiettivi primari l’utilizzo intelligente dell’energia, l’ottimizzazione dell’efficienza energetica e l’utilizzo dell’energia rinnovabile.

Nei 25 anni precedenti, ovvero tra il 1983 ed il 2009 i primi incentivi elargiti dalla provincia per interventi di risparmio energetico si riferiscono a 56.500 domande presentate per una somma complessiva erogata di 500 milioni di Euro. Con questi primi finanziamenti, come ha riferito l’assessore Laimer, è stata posta una pietra miliare che ha contribuito all’attuale situazione più che soddisfacente nel settore energetico a livello locale e ad indurre nella popolazione una consapevolezza di tutela del clima.

L’Alto Adige grazie alle misure adottate gode di una posizione frontale rispetto ad altri paesi in ambito europeo. Per quanto attiene le emissioni di anidride carbonica C02 pro capite se in provincia di Bolzano sono di 5,4 tonnellate all’anno, nella vicina Austria sono di 8,5 t/a e a livello europeo di 8,9 t/a; l’obiettivo che la Provincia intende conseguire entro il 2020 è inferiore alle 4 tonnellate annue e per il 2050 di 2 t/a.

Per quanto attiene il fabbisogno energetico (escluso il traffico) la parte di quota riferito all’impiego dell’energia rinnovabile nel 2009 ha toccato il 56 per cento; per il 2020 l’obiettivo da raggiungere è superiore al 75 per cento per poi giungere alla copertura del 100 per cento.

L’Alto Adige, dispone, inoltre, della maggiore estensione di collettori solari a livello nazionale ed europeo con una superficie di 400 metri quadri per mille abitanti a fronte dei 27 metri quadri per mille abitanti in Italia e 57 metri quadri per mille abitanti in Europa.

Il motto riferito ai nuovi meccanismi di incentivazione, come ha detto l’assessore Laimer nel presentarli, è “non più incentivi per singoli interventi, ma incentivi mirati al raggiungimento dello standard CasaClima C nell’esistente tramite risanamento energetico preventivo (ad esclusione degli edifici sotto tutela storico-artistica e di quelli rientranti nella tutela degli insiemi con divieto di demolizione) e CasaClima A nel nuovo”.

Come ha illustrato nel dettaglio Armin Gasser, vicedirettore dell’Ufficio risparmio energetico, il risanamento energetico (coibentazione di tetti, solai sottotetto, pareti esterne, terrazze, ecc) degli edifici costruiti prima del 2005 (concessione edilizia prima del 12 gennaio 2005, data di entrata in vigore dei criteri CasaClima) dovrà prevedere il raggiungimento dello standard minimo CasaClima C (casa a 7 litri). I contributi previsti saranno del 30 per cento dei costi ammissibili. Per gli edifici con concessione edilizia rilasciata prima del 14 dicembre 2009 (data di cessazione dei vecchi criteri di incentivazione) possono essere incentivati gli impianti di riscaldamento ad energia rinnovabile (biomassa, legname spezzato o geotermico), mentre negli edifici con concessione edilizia a partire dal 14 dicembre 2009, invece, lo standard minimo richiesto è CasaClima A (casa a 3 litri) non solo per impianti di riscaldamento a energia rinnovabile, ma anche per impianti solari termici per la produzione di acqua calda, per riscaldamento o raffreddamento.

Come ha precisato l’assessore Laimer, tutti coloro che hanno presentato domanda di incentivazione prima del 14 dicembre 2009 otterranno i contributi richiesti secondo i vecchi criteri; chi ha presentato domanda nel periodo compreso fra il 14 dicembre 2009 ed il 1. marzo 2010 otterrà le incentivazioni per i pannelli solari, mentre quelli per la sostituzione degli impianti di riscaldamento sarà subordinata all’esecuzione di un risanamento energetico completo dell’abitazione almeno fino a standard CasaClima C; come ha riferito, il potenziale è enorme basti pensare che è possibile ridurre il consumo energetico dell’80 per cento. Dal 1. marzo 2010, fermi restando gli incentivi per i pannelli solari, sono previsti contributi solo per il raggiungimento dello standard CasaClima A.

Tra gli interventi che potranno essere ancora incentivati gli impianti fotovoltaici ed eolici in edifici senza possibilità di allaciamento alla rete elettrica (ad esempio i rifugi), la sostituzione di finestre in edifici sotto la tutela degli insiemi con divieto di demolizione, il recupero di calore da impianti di refrigerazione, gli studi di fattibilità tecnico-economica per Comuni e complessi industriali, impianti di teleriscaldamento.

Le incentivazioni provinciali per il risparmio energetico (30 per cento senza IVA) non sono cumulabili alle detrazioni fiscali del 55 per cento (con IVA) previste dallo Stato in vigore fino al 31 dicembre 2010.

Le domande possono essere presentate all’Ufficio risparmio energetico, in via Mendola 33 a Bolzano. Info tel. 0471 414720, e-mail. [email protected] e Rete Civica www.provincia.bz.it/acque-energia

Fonte: Provincia.bz.it