Da diversi decenni l’attenzione di tutto il mondo si è concentrata sulle fonti di energia rinnovabili e in particolare sul fotovoltaico. Se è vero che l’energia solare ormai rappresenta al giorno d’oggi una colonna portante della transizione energetica diretta alla sostenibilità, non va dimenticato che esiste la possibilità di far riferimento ad altre fonti rinnovabili non meno preziose in un’ottica proiettata verso il nostro avvenire energetico. Aziende e cittadini conoscono ampiamente i vantaggi che possono derivare dall’energia solare e possono sempre rivolgersi ad aziende specializzate per l’installazione di un impianto fotovoltaico, ma vale la pena di scoprire anche i benefici offerti dalle alternative: l’energia da biomasse, l’energia idroelettrica, l’energia geotermica, l’energia eolica e l’energia degli oceani.
L’energia da biomasse
Si parla di energia da biomasse per indicare quel particolare tipo di energia che si ottiene a partire dagli scarti che vengono generati dagli esseri umani: per questo c’è chi ritiene che non si tratti di una fonte di energia inesauribile in senso stretto. Utilizzata soprattutto dalle aziende di trasporto per garantire l’alimentazione dei veicoli e dalle imprese del settore manifatturiero, l’energia da biomasse consente di ottenere non solo combustibili liquidi, ma anche elettricità e calore; può essere prodotto, attraverso dei processi di combustione, da rifiuti agricoli, rifiuti industriali, sostanze organiche e carburanti.
L’energia idroelettrica
Nel novero delle fonti di energia rinnovabili compare anche l’energia idroelettrica, che è generata dai moti dell’acqua. Se in passato vi si faceva ricorso allo scopo di assicurare il funzionamento dei mulini, attualmente si usa l’energia cinetica che viene generata dalle maree, dalle onde, dai fiumi e dalle cascate per ottenere elettricità, grazie all’impiego di apposite turbine. L’energia viene prodotta nelle centrali idroelettriche, che nella maggior parte dei casi si trovano in montagna vicino ai fiumi, così che possa essere sfruttata al massimo l’energia cinetica che si genera per effetto della forza di gravità. I sistemi vengono massimizzati grazie alle dighe, che permettono di canalizzare le risorse idriche all’interno di bacini ad hoc.
L’energia geotermica
Si chiama geotermica l’energia che utilizza il calore naturale del nostro pianeta: calore che si genera per effetto dei processi di decadimento nucleare che caratterizzano gli elementi radioattivi che si trovano nella crosta terrestre, nel mantello e nel nucleo (per esempio l’uranio e il potassio). In seguito tale calore viene convertito, nelle centrali geotermiche, in energia elettrica. Dal sottosuolo emerge un flusso di vapore che determina il movimento di una turbina; attraverso un alternatore, poi, l’energia meccanica è convertita in elettricità. Come si può intuire, il meccanismo di produzione di energia geotermica si attiva unicamente in presenza di temperature elevate.
L’energia eolica
Come noto, l’energia eolica viene prodotta grazie al vento: ciò si verifica per mezzo di pale eoliche e turbine, nel contesto di un sistema che non è molto diverso da quello che contraddistingue i mulini a vento. In pratica, la forza cinetica del vento viene utilizzata per ottenere energia meccanica, e da questa si produce l’energia elettrica. Sono le correnti dei venti a produrre l’energia eolica, che a ben vedere è correlata all’energia solare, visto che la comparsa dei venti è correlata ad aspetti come la temperatura dell’atmosfera e la rotazione del nostro pianeta. Non a caso energia eolica e solare sono le fonti di energia rinnovabili che hanno manifestato la maggiore crescita negli ultimi anni. Gli impianti eolici sono tanto più efficienti, e dunque permettono di ottenere una quantità di energia elevata, quanto più ampie e ventose sono le aree nelle quali le pale vengono installate: ecco spiegato il motivo per il quale l’ideale sarebbe collocare le pale vicino agli oceani e ai mari.
L’energia degli oceani
L’energia degli oceani non deve essere confusa con l’energia idroelettrica, anche se in entrambi i casi l’acqua è protagonista. Nel caso dell’energia oceanica, infatti, si utilizza il movimento delle maree e delle correnti, come pure il moto delle onde, al fine di generare energia elettrica. Il funzionamento dell’energia dei mari può essere paragonato a quello dell’energia eolica, nel senso che può essere recuperata per mezzo di tecnologie che si basano sul movimento di turbine o pale. Gli oceani, fra l’altro, permettono di produrre anche energia termica, in virtù del riscaldamento delle acque che è determinato dai raggi del sole.
Il futuro delle energie rinnovabili
Le energie rinnovabili dovranno rappresentare, nei prossimi anni, la fonte di energia elettrica più conveniente dal punto di vista dello sviluppo economico e più benefica per il nostro pianeta. È necessario adottare una prospettiva integrata che parta dal luogo di produzione e arrivi fino ai fornitori, percorrendo l’intera catena del valore. Certo, queste fonti di energia si potranno considerare realmente e completamente sostenibili solo se la loro produzione non avrà un impatto negativo sulle comunità e sul territorio. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile devono costituire il punto di riferimento a cui mirare, ma ciò sarà possibile solo con un approccio di economia circolare. Di certo, ottenere l’energia dalle fonti rinnovabili vuol dire limitare in misura più che consistente le emissioni nell’atmosfera di anidride carbonica.