Il mercato del settore tessile è sempre più sensibile alle tematiche ambientali.
Quasi certamente, nel prossimo futuro, l’interesse e la richiesta di tessuti riciclati continueranno ad aumentare. Secondo alcuni produttori italiani, le fibre naturali riciclate catalizzeranno un’interesse sempre maggiore e avranno un ruolo fondamentale per risolvere concretamente il problema della sostenibilità nel settore tessile.
Tra questi la Tessitura Langè srl, un’azienda lombarda con sede a Robecchetto con Induno, a nord di Milano, specializzata nella produzione di tessuti in fibre naturali per molteplici settori: calzatura, pelletteria e accessori, packaging d’immagine, arredamento, tessuti tecnici e molto altro.
Negli ultimi anni, talvolta andando in controtendenza, rispetto alle richieste di mercato, ha continuato nella produzione di tessuti in cotone e fibre naturali, mantenendo fede ad una tradizione che dura dal 1948.
Oggi, all’inizio del 2012, è pronta a rinnovare questa tradizione presentando una nuova linea di tessuti ecologici realizzati in cotone riciclato.
Questi tessuti nascono dal progetto T-REC: Textile RECycling project, un progetto grande e ambizioso, una ricerca verso nuovi modi di creare tessuti con fibre naturali riciclate ed ecologiche, realizzate attraverso processi e lavorazioni a basso impatto ambientale.
Il marchio “RCF – Recycled Cotton Fabric” è il primo passo in questa direzione; RCF identifica il “cotone riciclato” che la Tessitura Langè srl ha sviluppato e prodotto. I pregi di questa fibra riciclata sono innumerevoli ed è giusto citarne alcuni:

– non impiega nuove risorse: la materia prima riciclata, deriva interamente da scarti preesistenti
(scarti di tessitura, filati, tessuti, ritagli di confezione, ecc.)

– è identico al cotone tradizionale: conserva le stesse proprietà di durata e comfort del cotone coltivato

– lavorazioni a basso impatto ambientale: limitano l’utilizzo di acqua, coloranti e prodotti chimici.

– abbattimento delle emissioni di CO2: si pensi ai costi e all’inquinamento provocato dai trasporti via mare e terra, necessari ad importare filati e tessuti di cotone, dai Paesi produttori stranieri.

– nessuno scarto da lavorazione: negli ultimi anni, la Tessitura Langè si è organizzata per raccogliere e recuperare, in maniera differenziata, tutti gli scarti che derivano dal ciclo produttivo.

– costi più contenuti: rispetto al cotone biologico/organico.

L’estensione della pratica del riciclo dipenderà naturalmente molto dall’atteggiamento dei produttori di capi e articoli finiti, ma anche dalla capacità di stilisti, designer, distributori e uomini del marketing di valorizzare questi materiali e di spiegarli al pubblico. Intanto, la Tessitura Langè srl si è dimostrata già preparata ad affrontare questa nuova ed importante sfida.