ascensore

Quando si parla di impianti di elevazione non si può non far caso a tutti i benefici che essi possono arrecare in un contesto privato. Condomini ed abitazioni sviluppate in altezza, infatti, non diventano soltanto più pratici grazie agli ascensori, ma anche più appetibili nel mercato immobiliare nel caso in cui, un giorno, si dovesse pensare di venderli. Oggi, installare un ascensore non rappresenta una spesa particolarmente esosa in contesti dalle dimensioni ridotte, mentre nei condomini si può contare sull’appoggio economico dei vari inquilini.

Ovviamente, l’installazione di un impianto di elevazione è qualcosa da dover ponderare a fondo e non sottovalutare. Al di là dei costi di montaggio, infatti, ci sono tutta una serie di pratiche manutentive che vanno eseguite, alcune in maniera periodica secondo disposizione legislativa e, altre, a seconda della tipologia d’impianto e dei piani sottoscritti con l’azienda installatrice. Resta il fatto che, specie nei contesti ad elevato afflusso di persone, gli ascensori si rivelino assolutamente provvidenziali, valendone la pena su tutta la linea.

Quando si pianifica l’installazione di un ascensore, quindi, è bene rivolgersi a realtà professionali che sappiano informarvi riguardo l’impianto che andranno a montare e le sue esigenze periodiche e preventive. Per fare un esempio, Farma propone piani di manutenzione per ascensori di case private o condomini a Parma e provincia, offrendo trasparenza e celerità, due caratteristiche fondamentali, soprattutto quando, a richiedere assistenza, è il proprietario stesso dell’impianto per la propria abitazione.

Diverse tipologie di manutenzione dell’ascensore: tutto ciò che c’è da sapere

Come già precedentemente accennato, ci sono delle disposizioni legislative specifiche in materia di manutenzione dell’ascensore. I decreti emanati nel corso degli anni definiscono due diverse tipologie di manutenzione a cui gli impianti di elevazione devono essere sottoposti. I primi riguardano la manutenzione preventiva e vengono pianificati in funzione delle esigenze dell’ascensore stesso.

Generalmente, la manutenzione preventiva prevede interventi come la pulizia e la lubrificazione dei principali componenti dell’impianto, quali serrature, funi e porte dei piani oltre, ovviamente, agli accertamenti necessari a definirne il corretto funzionamento. Citiamo, poi, le visite interessate dalla manutenzione periodica dell’ascensore, atte a verificarne l’integrità e l’efficienza complessive.

Queste opere riguardano tutti i dispositivi e i componenti adibiti a mettere in sicurezza il funzionamento dell’ascensore. In questo caso, quindi, il tecnico manutentore dovrà controllare elementi come il paracadute, le funi e il sistema d’allarme, assicurandosi che tutto sia in ordine e perfettamente funzionante. Si tratta di interventi necessari al fine di non compromettere l’utilizzo dell’ascensore, rendendolo pericoloso per le persone. La norma vorrebbe almeno due interventi annuali, una volta ogni sei mesi, riguardanti la manutenzione periodica.

Quali obblighi ha il proprietario?

La legge non si limita a prescrivere la cadenza con cui gli interventi di manutenzione dell’ascensore vanno eseguiti. La manutenzione ha il compito importantissimo di verificare e correggere eventuali difetti o usura eccessiva in componenti come le funi, un isolamento adeguato dei circuiti, il funzionamento dei dispositivi di sicurezza e la solidità delle strutture metalliche, oltre al funzionamento corretto dell’impianto d’allarme.

Trattandosi, dunque, di una pratica tanto ricca di sfaccettature, occorre che il proprietario si affidi solo a realtà esperte di settore e a personale in possesso di certificati di abilitazione a norma di legge. Inoltre, egli è tenuto a custodire la documentazione tecnica e a metterla a disposizione dei tecnici manutentori e degli enti di riferimento che si occuperanno delle ispezioni biennali a cui gli impianti vengono sottoposti al fine di ottenere le certificazioni adeguate.

Se nelle case private, il proprietario dell’abitazione è anche responsabile dell’impianto, nei plessi condominiali questi oneri comportamentali sono di competenza dell’amministratore dello stabile.