L’obbiettivo che le industrie automobilistiche si prefiggono è quello di rendere la mobilità più “green“;  necessità raggiungibile solo grazie a  sistemi di alimentazione per motori differenti rispetto a quelli del passato, andando per questo motivo a sostituire i carburanti ottenuti con processi ad elevato impatto ambientale, che una volta bruciati emettono sostanze inquinanti nell’atmosfera.

La casa automobilistica Toyota, che negli utlimi anni ha impiegato molti dei suoi sforzi nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni alternative a quelle tradizionali, ha annunciato l’arrivo sul mercato della prima auto a idrogeno entro la fine del prossimo anno. Non è ancora noto se il veicolo sarà marchiato Lexus oppure porterà la “T” sulla carrozzeria, ma le prime specifiche sono già state rese note: la vettura potrà percorrere centinaia di chilometri (si parla di circa 500) con un solo pieno e avrà un prezzo di vendita pari a circa 50.000 dollari, che stando al cambio attuale corrispondono a meno di 40.000 euro.

Il nuovo veicolo sarà presentato con molta probabilità a fine novembre all’evento Tokyo Motor Show. In quest’occasiona sarà possibile conoscere nel dettaglio i sistemi equipaggiati per garantire l’incolumità di conducente e passeggeri anche in caso di impatto: quello relativo alla sicurezza è infatti uno dei temi più delicati da affrontare quando si parla di fuel cell. Proprio per questo motivo Toyota è uno dei membri fondatori di H2USA, una partnership statunitense creata da realtà pubbliche e private per mettere a punto soluzioni affidabili e tecnologicamente avanzate.

Un altro dei problemi da affrontare sarà relativo alle postazioni di rifornimento, oggigiorno pressoché assenti nella quasi totalità del pianeta. La questione è già stata posta in passato per le auto elettriche al loro debutto sul mercato e si proporrà puntualmente ogni volta che l’industria delle quattro ruote lancerà una rivoluzione di questo tipo.