bambini

Bambini, e il problema dell’ascolto; spesso il rapporto con i propri figli è problematico perchè ” non ci ascoltano”. A volte però questo problema è generato da comportamenti sbagliati di entrambe le parti;  i bambini generalmente tendono sempre a voler compiacere i genitori, ma per dargli la giusta educazione è meglio evitare di anticipare i loro bisogni, non bisogna essere troppo servizievoli, e nemmeno instaurare lunghe discussioni, che infine per loro sono quasi incomprensibili.

Il piccolo tiranno

Fondamentalmente a volte il genitore ha l’impressione che suo figlio sia un tiranno, ovvero che abbia la capacità di tenere in scacco tutta la famiglia, con pretese e capricci;  se questo si verifica spesso non è giusto instaurare col bambino una discussione alla pari; poiché il genitore in questo modo perde di credibilità,  per quanto il figlio possa essere capriccioso e prepotente il genitore deve sempre dimostrare di essere una guida salda, senza essere dispotico, ma deve puntare su regole semplici e soprattutto insegnare al proprio figlio l’autonomia, perché possa crescere con maggiore serenità.

Regole semplici e precise

Le mosse sbagliate del genitore che spingono il bambino poi ad avere comportamenti tirannici, sono quelle troppo aggressive,  urlare non serve a niente. Ci vuole solo fermezza e decisione, se il bambino si sentirà seguito nella maniera giusta, sarà soddisfatto e predisposto a seguire le richieste e le indicazioni dei genitori;  i bambini già a quattro anni di età acquisiscono velocemente le nozioni e le regole, riescono a apprendere in modo veloce e autonomo. Infatti a quell’età sono già in grado di vestirsi da soli, iniziano a usare anche il coltello a tavola.

Lasciare che il bambino diventi autonomo

Purtroppo molti genitori sbagliano pensando di dover accudire il proprio figlio in toto, sostituendosi a lui, ovvero che tagliandogli  la bistecca, sbucciando la mela;  questo è un comportamento errato, il bambino deve raggiungere la propria autonomia attraverso l’esperienza diretta di azioni quotidiane, invece il genitore deve spingere il bambino alla conquista della sua autonomia giorno dopo giorno, dandogli la possibilità in sicurezza, di mettere anche in pratica cio che impara.

I bisogni anticipati

I  bisogni dei bambini vanno attesi e non vanno anticipati, molti genitori troppo protettivi fanno il contrario; questi  genitori tendono a sommergere letteralmente il figlio di proposte in merito ad attività e iniziative, soluzioni e esigenze;  cose che il bambino magari non aveva nemmeno espresso o richiesto. Bisogna invece dare i bambini il tempo per sviluppare la propria capacità a comprendere i propri desideri. Solo con il giusto comportamento dell’adulto le risposte del bambino saranno positive.

La logica degli adulti è diversa da quella dei bambini

Se desideri vengono soddisfatti ancora prima di essere percepiti, alla fine vengono soffocati e il bambino vive ogni cosa in modo convulso;  è importante ricordarsi anche che i bambini non seguono la stessa logica degli adulti, quindi mettersi a ragionare con un bambino di 9 anni può anche non portare a nulla;  perché non è un rifiuto del bambino di non ascoltare o di non percepire. Ma è proprio che la sua mente viaggia su un piano completamente differente da quello dell’ adulto.

Le decisioni importanti

Le richieste dai genitori vanno formulate in modo semplice, e conciso, deve essere un’informazione unica, precisa e impersonale, ci sono decisioni che aspettano solo gli adulti e molti genitori sbagliano con l’intento di coinvolgere i bambini nelle decisioni che riguardano i bambini stessi; questo serve solo a scaricare  addosso al bambino  il peso della decisione che non gli compete e soprattutto scarica addosso al bambino l’onere di prendere una decisione che non è in grado di prendere. Questo crea confusione dei ruoli e va a deteriorare la sicurezza dei bambini e li manda in confusione, oltre che fa perdere di credibilità il genitore. Quindi è necessario essere più decisi e più autorevoli, ma non autoritari.