fotovoltaico low-cost
fotovoltaico low-cost

Arrivano i pannelli solari a basso costo. Grazie ad uno studio condotto negli Stati Uniti, presso la Princeton University, si è arrivato allo sviluppo di una nuova tecnologia dei polimeri plastici grazie alla quale è possibile dare al materiale la forma desiderata conservandone intatte le caratteristiche intrinseche di trasparenza e di conducibilità elettrica.

Questa innovativa tecnologia potrebbe contribuire significativamente alla diffusione dei pannelli  fotovoltaici domestici, al momento rallentata dall’elevato costo troppo elevato.

La riduzione del prezzo al consumatore è di fatto impedita dagli elevati costi della materia prima. Le celle fotovoltaiche attuali sono realizzate in silicio e la corrente elettrica generata all’interno di esse viene raccolta da un conduttore metallico trasparente fatto di ossido di indio e stagno (ITO). A causa della grossa richiesta per le più svariate applicazioni elettroniche, tanto il silicio quanto tale conduttore hanno visto il loro prezzo crescere vertiginosamente. Quindi se da un lato è opportuno stimolare la diffusione dei pannelli, l’aumento stesso della richiesta diventa controproducente, perché favorisce il lievitare dei prezzi.

Nei laboratori statunitensi della Princeton University, un gruppo di ingegneri chimici guidato dalla professoressa Yueh-Lin Loo, è riuscito a mettere a punto una plastica trasparente, malleabile e conduttrice di elettricità: caratteristiche che la rendono particolarmente adatta all’impiego nelle celle fotovoltaiche.

La plastica potrebbe presto andare a sostituire anche costosi metalli che sono oggi utilizzati in vari dispositivi elettronici di nuova generazione, come gli schermi flessibili.