led

Il LED, acronimo di “diodo ad emissione di luce” (Light Emitting Diode) rappresenta l’illuminazione del prossimo futuro a seguito dell’esigenza, sempre più sentita, del risparmio energetico.
Inizialmente l’uso del LED era limitato alla semplice applicazione di cosiddetta “luce spia”, cioè come indicatori di stato on/off di vari strumenti elettronici. Col tempo il suo utilizzo è stato esteso anche ai semafori, agli stop delle auto, ai lampeggianti di emergenza.
La necessità di trovare nuove tecnologie di illuminazione si è fatta più concreta dopo la normativa della Comunità Europea che vieta la vendita delle lampadine ad incandescenza in tutti i paesi della comunità. Il divieto prevede la completa eliminazione delle vecchie lampadine nell’arco di 7 anni a partire dal 1 settembre 2009, ovvero entro il 1° settembre 2016.
Le lampade a LED vengono migliorate costantemente e ormai presentano innumerevoli vantaggi: alto rendimento, basso consumo energetico (l’effetto luminoso di un led da 3 watt è pari a quello di un’alogena da 25 watt), durata (100.000 ore in condizioni di utilizzo ottimale, rispetto alle 2.000 di una lampadina tradizionale), dimensione compatta, la totale assenza di manutenzione, la sicurezza (il LED funziona a bassa tensione), l’assenza di mercurio.
Nella lampadine ad incandescenza, il 95% dell’energia è impiegata per portare ad incandescenza il filamento e solo il 5% per emettere luce.
L’unico “freno” che le Amministrazione Comunali pongono alla conversione della pubblica illuminazione al LED è quello del costo iniziale che ad oggi è ancora elevato, ma che è tuttavia ammortizzabile in pochi anni grazie anche ai fondi regionali, considerando oltretutto i vantaggi sopra descritti.
In Italia esiste un paese che può vantare il primato nazionale per aver convertito in LED il proprio intero sistema di illuminazione pubblica: è Torraca (SA). Speriamo che questa lodevole iniziativa venga presto adottata da altri Comuni.