– Debora Billi –
Gli abitanti di Tokio cominciano a fare i conti con le conseguenze dell’apocalisse di Fukushima, e molti fuggono dalla città.
Il Washington Blog è stato una delle fonti americane più informate sui fatti di Fukushima, riportando in tempo reale (fin di tempi del disastro) le notizie del giapponese EneNews.
Alla fine di questo 2012, il blog fa il punto sulla situazione a Tokio proprio in base ai moltissimi dati di EneNews, giungendo ad una serie di inquietanti conclusioni:
Il Cesio nella baia di Tokio è persino più alto di quello di Fukushima – quasi tutto il fondale sarà contaminato entro il 2014;
Tokio sta continuando a subire un fallout radioattivo 5 volte superiore a quello delle prefetture più vicine a Fukushima;
Secondo il Japan Times, l’area metropolitana di Tokio è una bomba a tempo. Gli esperti avvisano dell’accumulo della contaminazione da Fukushima, e del potenziale disastro al secondo più grande lago giapponese;
Il terreno di Tokio è così caldo che dovrebbe essere mandato in una discarica per rifiuti speciali;
Secondo un esperto giapponese, oltre alla fuga dalle prefetture vicine a Fukushima, sempre più cittadini stanno abbandonando Tokio;
I residenti dell’area di Tokio riportano sempre più frequentemente la presenza di cisti e noduli, mentre i dottori minimizzano;
Secondo gli scienziati giapponesi, il quantitativo di radiazioni è “salito in modo significativo” nell’area di Tokio dopo Fukushima.
Della catastrofe di Fukushima non si parla più, come se fosse un evento ormai passato, mentre noi sappiamo che quando si tratta di nucleare l’attualità del pericolo rimane viva per decenni. Hanno modo di constatarlo oggi gli abitanti di Tokio, capitale che è tutto fuorché “lontana” dall’epicentro.
Foto – Photopin
Tratto da: petrolio.blogosfere