refrigerazione industriale

Nel corso degli ultimi anni, la questione ambientale sta avendo un’importanza sempre più alta in ottica industriale. Qualsiasi tipo di processo o di produzione, infatti, deve necessariamente fare riferimento anche a questo aspetto, provando a rispettare standard e linee guida che sono evidentemente sempre più stringenti per ridurre il più possibile le emissioni nocive nell’ambiente circostante.

Anche in ambito industriale, con l’evoluzione della tecnologia, si è sempre più alla ricerca di soluzioni per abbattere l’inquinamento e l’impatto ambientale, ad esempio, dei sistemi di refrigerazione commerciale, con la volontà ovviamente di integrare e puntare su dei sistemi che siano in grado di abbassare sempre di più i consumi di energia.

Refrigeratori industriali: innovazione per limitare il surriscaldamento

Sono numerosi gli ambiti industriali in cui c’è bisogno di macchinari in grado di refrigerare e raffrescare. Basti pensare, ad esempio, il settore della meccanica di altissima precisione, oppure in quelle aziende dove avviene la marcatura tramite tecnologia laser: ebbene, in tutti questi casi serve una verifica estremamente attenta e scrupolosa della temperatura con l’escursione termica che deve essere limitata il più possibile. È sufficiente pensare come non sono ammesse variazioni che superano un decimo di grado.

Chiller industriali e refrigeratori industriali, che vengono utilizzati proprio all’interno di questo tipo di lavorazioni, riescono ad asportare il calore che nasce da tale processo nel quantitativo corretto e prestabilito. Sia prestazioni che affidabilità sono due aspetti fondamentale per permettere che tali sistemi refrigeratori permettano di svolgere dei lavori in modo progressivo ad un’intensità produttiva davvero molto elevata. L’obiettivo è quello di preservare il più possibile la macchina utensile, così come i suoi mandrini, esattamente come avviene con sorgenti luminose, relative ottiche e macchinari laser, garantendo sempre la massima continuità produttiva.

Nuove sfide per ridurre l’impatto ambientale

Cercare di diminuire le emissioni nocive e preservare maggiormente l’ambiente è indubbiamente una delle sfide principali che devono essere affrontate. In tal senso, sempre più di frequente si punta all’uso di soluzioni e tecnologie alternative rispetto a quelle tradizionali.

I nuovi sistemi refrigeranti che vengono realizzati proprio con l’intento di garantire un impatto ambientale decisamente limitato, oppure che riescono addirittura ad annullare il riscaldamento ambientale, sono da ottimizzare, soprattutto in riferimento alla problematica che è connessa all’infiammabilità decisamente leggera.

Ecco spiegato il motivo per cui ci sono vari team di ricercatori che stanno cercando delle soluzioni migliori e più affidabili dal punto di vista della sicurezza, garantendo un addestramento sempre più preciso e puntuale dei tecnici che si occupano dei sistemi frigoristi e degli installatori. È abbastanza facile intuire anche come la normativa dovrà essere adattata.

Ovviamente, sono stati realizzati degli accorgimenti che riescono ad abbassare o, quantomeno, a contenere l’impatto ambientali degli attuali sistemi refrigeranti. Al contempo, si rende necessario diminuire il consumo energetico dei vari sistemi di refrigerazione commerciale. Non solo impianti che utilizzano l’anidride carbonica, che presenta un’efficienza energetica altissima in climi nordici, ma anche svariati specifici sistemi che permette di ridurre notevolmente il TEWI, acronimo che sta per Total Equivalent Warming Impact, ovvero l’impatto dei sistemi di refrigerazione sul clima, cercando al contempo di incrementare l’efficienza energetica.

È importante mettere in evidenza come i nuovi sistemi refrigeranti a ridotto impatto ambientale che sono stati lanciati nel corso degli ultimi anni sul mercato si caratterizzano per denotare una notevole facilità di installazione in confronto a quegli impianti centralizzati classici. Il chiller dà sicuramente una mano ad affrontare le giornate più calde della stagione estiva, in cui le temperature raggiungono i picchi più elevati. Proprio questi dispositivi sono in grado di garantire le basse temperature che servono, ad esempio, ad un supermercato anche nel momento in cui si raggiungono temperature maggiori in confronto a quelle che erano state messe in preventivo.