Si sa, del maiale non si butta via niente. In un piccolo centro agricolo situato nel North Carolina, sono riusciti a sfruttare persino gli escrementi dei numerosi allevamenti della zona, per produrre energia.
La Duke University di Durham ha realizzato nel paesino di Yadkinville, un impianto unico nel suo genere, che sfrutta gli escrementi prodotti dagli allevamenti suini per ricavarne metano da utilizzare per un generatore di energia elettrica, ottenendo così energia sufficiente al fabbisogno annuo di 35 famiglie.
L’esperimento effettuato con questa centrale pilota è dunque ben riuscito, tanto che attirare l’attenzione del colosso Google, da sempre impegnato nella riduzione dell’impatto delle proprie attività. Google si è offerta di accollarsi parte dei costi del progetto garantendosi la possibilità di acquistare “carbon credit”s compensino le proprie emissioni di CO2.
La realizzazione dell’impianto di Yadkinville ha richiesto tre anni di lavoro, e i costi sono stimati in 1,2 milioni di dollari. Dal punto di vista tecnico il suo funzionamento è abbastanza semplice: è composto di un sistema di trattamento anaerobico degli scarti e di una vasca di aereazione; il metano prodotto dalla fermentazione degli escrementi degli animali viene poi convogliato verso un sistema a turbina mentre il gas in eccesso viene comunque bruciato per evitarne la dispersione.
Il progetto di questa centrale può definirsi “open surce”, ovvero chiunque può vedere e sfruttare la tecnologia applicata per riproporla altrove, e dato che si stimano in circa 900 milioni i suini dei vari allevamenti in tutto il mondo, il mercato certamente non manca.