Un innovativo progetto di piattaforma galleggiante per parchi eolici off-shore è stato ammesso tra i progetti candidati a beneficiare dei finanziamenti europei NER300, un particolare meccanismo di finanziamento appositamente ideato dalla Commissione europea per favorire lo sviluppo di nuove tecnologie rinnovabili e di sistemi di cattura e stoccaggio geologico della CO2. L’iniziativa NER300 (New Entrants Reserve) destina infatti 300 milioni di quote di emissioni di CO2 al finanziamento di progetti giudicati particolarmente promettenti, selezionati (sulla base di un apposito bando di gara) tra le iniziative individuate dagli Stati Membri dell’Unione Europea. Il progetto in questione è costituito da una piattaforma galleggiante di forma esagonale progettata dalla svedese Hexicon, in grado di ospitare fino a 7 aerogeneratori di grandi dimensioni per una potenza totale che può arrivare a 40 MW per singola piattaforma.
La nuova proposta promette di sommare diversi vantaggi. Consente infatti di abbattere i costi di installazione in mare rispetto all’installazione di un pari numero di turbine isolate; semplifica le attività di manutenzione anche con mare agitato; può essere posizionata anche in acque profonde, consentendo così di sfruttare zone marine dove le turbine convenzionali (i cui basamenti richiedono fondali profondi al massimo 60-70 metri) non possono essere installate.
Il sostegno alla nuova tecnologia è arrivato da tre Stati – Svezia, Malta e Cipro – che ne hanno esaminato la fattibilità tecnologica attraverso valutazioni svolte da gruppi di esperti indipendenti e dalle rispettive Autorità di regolamentazione (la svedese Energy Agency, la Malta Resources Authority e il Ministero dell’Agricoltura e delle Risorse naturali di Cipro). Interessante osservare che l’appoggio di Malta e Cipro sembra indicare un interesse di questi due Stati per future installazioni off-shore anche nel Mediterraneo.