pannelli fotovoltaici riciclabili

La ricerca sull’innovazione ecologica ha fatto passi da gigante in questi ultimi anni, e ora, stanno per arrivare i pannelli solari riciclabili. L’annuncio è arrivato da un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (USA) che,dopo anni di ricerche, hanno quasi ottenuto un straordinaio  strumento ad impatto zero. La ricerca è stata basata sull’analisi di quanto avviene in natura: le piante usano i cloroplasti (piccoli componenti delle foglie) per trasformare energia luminosa in energia chimica nel processo di fotosintesi, il cui meccanismo alla base è la conversione dei fotoni, i componenti della luce, in elettroni, necessari al completamento della reazione. La luce del sole in realtà consuma i cloroplasti – poiché colpisce le proteine che coadiuvano il processo – rendendole inefficaci. Per tale motivo le foglie riparano le strutture riciclandole ogni 45 minuti quando si trovano sotto la luce diretta del sole. Pertanto l’efficienza del processo naturale è praticamente infinita e non si ha sostanziale perdita di energia, mentre i pannelli solari tradizionali hanno purtroppo una efficienza limitata negli anni in quanto non hanno la possibilità di riciclare il sistema, subendo inevitabilmente perdite energetiche e andando dunque incontro a progressiva inefficienza. I ricercatori del MIT hanno riprodotto un cloroplasto artificiale, che può rompersi e ricostruirsi ripetutamente, riparando le celle solari danneggiate della luce.

Attualmente le celle lavorano al 40 per cento di efficienza, ma i ricercatori pensano di poter incrementare le prestazioni del sistema con delle modifiche, essenzialmente aumentando la velocità di mescolamento della soluzione in modo da accelerare il processo di rigenerazione del cloroplasto.