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Lo rivela postoinauto.it: dall’8 marzo di due anni fa, quando è stato lanciato il servizio, migliaia di donne hanno scelto il “viaggio rosa” per condividere l’auto in sicurezza e combattere crisi e caro benzina. La “quota rosa” di chi sceglie di viaggiare insieme in auto sale al 36%

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Milano, 8 marzo 2012 — In tempi di crisi e di caro benzina diventa fondamentale trovare dei sistemi per risparmiare sui propri spostamenti. E mentre l’autostop – che di risparmio ne promette tanto – fino a qualche anno fa era considerato adatto solo a donne molto avventurose, i tempi sono cambiati: oggi sempre più donne condividono l’auto e le spese per risparmiare e ridurre l’inquinamento, in tranquillità e sicurezza. Lo rivela postoinauto.it, il portale italiano che mette in contatto domande e offerte di passaggi, che pochi giorni fa ha raggiunto quota 100mila posti condivisi in Italia: tra gli utenti iscritti al sito il 36% sono donne. Un successo da attribuire senz’altro al “viaggio rosa”, la modalità di trasporto tutta al femminile lanciata da postoinauto.it l’8 marzo 2010. Esso permette alle donne che desiderano condividere l’auto di viaggiare solo con altre donne, garantendosi così un viaggio senza malintenzionati… e senza preoccupazioni.

I numeri del fenomeno sono di tutto rispetto: i posti condivisi da donne in questi due anni sono saliti a oltre 25mila, con centinaia che si aggiungono ogni mese. Oltre la metà delle donne che condividono l’auto su postoinauto.it ha meno di 35 anni – un numero che non stupisce, dato che tendenzialmente le giovani sono più propense all’utilizzo delle nuove tecnologie e più sensibili verso il low cost. È il caso di Annalisa, 25 anni di Roma, che utilizza postoinauto.it sporadicamente per i viaggi casa-università: “È un sistema semplice e immediato per viaggiare spendendo pochissimo… e finora mi sono sempre trovata benissimo, con persone simpatiche grazie alle quali i viaggi sono passati molto in fretta. Tra le mie compagne dell’università siamo in tante ormai a cercare dei passaggi online”. Anche Greta, 29 anni, originaria della Puglia ma residente a Milano, si è già rivolta a postoinauto.it per trovare un passaggio: “Non posso permettermi di tornare a casa in Puglia in treno o aereo, l’unica soluzione per me è condividere la macchina. Se poi ci si sente prima per telefono o ci si chiede l’amicizia su Facebook in realtà non si viaggia più con degli sconosciuti”. E in alcuni casi l’amicizia prosegue anche dopo la conclusione del viaggio.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica della condivisione dell’auto sul territorio, si nota da una parte un divario Nord-Sud, dall’altra delle divergenze significative all’interno delle regioni. Molto attive le aree metropolitane, con quasi 3mila passaggi condivisi a Roma e a Milano; a seguire Bologna, Modena, Verona e Pavia. Confrontando i passaggi condivisi con il numero di abitanti, risulta però che la prima provincia italiana è Belluno, seguita da Pistoia – entrambe con oltre 500 posti condivisi ogni 100mila abitanti. Bene anche l’Emilia, il nord della Toscana e la Lombardia occidentale; meno bene il Piemonte (tranne Torino), mentre segnali positivi arrivano dall’Umbria e dalle Marche. Dall’Abruzzo in giù, tuttavia, condividere l’auto per il momento non decolla: ad eccezione della Puglia e di parti della Campania, il Meridione e le isole restano a meno di 100 posti condivisi ogni 100mila abitanti.

In testa alle tratte più richieste spicca la Milano-Roma con oltre 13mila ricerche di passaggi nell’ultimo anno – molte di più rispetto alle offerte effettivamente disponibili. A seguire Roma-Bologna, Roma-Firenze e Firenze-Milano; molto richieste anche Torino-Roma, Roma-Lecce, Milano-Bari e Milano-Napoli. Da questi dati emerge che i vantaggi della condivisione dell’auto vengono percepiti soprattutto per le lunghe distanze, dove il risparmio è più evidente. Non a caso per un Roma-Milano su postoinauto.it si spendono 30-35 euro, una cifra impensabile con qualsiasi altro mezzo di trasporto.

Tra le curiosità, emerge che chi condivide l’auto ama le lingue straniere: l’84% parla l’inglese e il 34% il francese. Ma c’è anche chi parla russo, svedese, giapponese, indonesiano. Le professioni sono le più svariate: oltre ai numerosi studenti, condividono l’auto impiegati, tecnici, operai, membri dell’esercito e dirigenti di azienda. Interessanti i dati sulle marche di auto: chi guida Fiat, Peugeot o Nissan è un po’ meno propenso a condividere l’auto; a differenza invece di chi viaggia a bordo di Volkswagen, Volvo, Opel, Toyota e Mercedes, che preferisce guidare in compagnia.

Nel corso dell’ultimo anno, le visite a postoinauto.it sono raddoppiate e i viaggi condivisi sono passati da 10mila a oltre 34mila, corrispondenti appunto a circa 100mila posti. Un aumento dovuto anche alla crisi economica e ai rincari dei prezzi dei carburanti e dei pedaggi autostradali. “Con la benzina ormai a oltre 1,80 euro – spiega Olivier Bremer, co-fondatore di postoinauto.it – sempre più automobilisti sono alla ricerca di alternative per ridurre le proprie spese di trasporto. Offrendo un passaggio ad altre persone e condividendo così le spese di viaggio possono risparmiare tranquillamente la metà o i due terzi delle spese di viaggio, o addirittura ridurle a zero, per un risparmio complessivo che può raggiungere le centinaia o migliaia di euro ogni anno”.

Va ricordato infine che la sicurezza è uno dei cardini del servizio di postoinauto.it, che ci tiene a essere il sito di passaggi condivisi più sicuro oggi esistente in Italia: oltre al viaggio rosa per le donne, il portale ha implementato un sofisticato sistema di feedback, per valutare la puntualità, lo stile di guida e il rispetto del codice della strada da parte dell’autista, ma anche la registrazione del numero di targa, la segretezza dei dati personali, l’integrazione con Facebook e la verifica facoltativa del proprio account con un documento di identità.

Per ulteriori informazioni visitate il sito www.postoinauto.it