Gli Usa finalmente iniziano a guardare con attenzione al mercato delle auto elettriche. Solo fino ad un anno fa gli acquirenti statunitensi erano molto scettici su praticità e convenienza dei veicoli elettrici.
Secondo un sondaggio dell’IBM (Institute for Business Value) condotto su un campione di 1.716 persone che utilizzano prevalentemente l’auto per gli spostamenti, un americano su cinque comprerebbe un’auto elettrica. Due su cinque sarebbero anche disposti a pagare un prezzo maggiore rispetto ad un’auto tradizionale, ma purtroppo solo l’8% degli intervistati è disposto anche a comprare tutta l’apparecchiatura necessaria per ricaricarla, condizione necessaria affinché il veicolo funzioni. Un paradosso comprensibile per il fatto che una postazione di ricarica costa mediamente tra i 1000 e i 2000 dollari, ovvero tra i 740 e i 1470 euro: una cifra non proprio bassa in tempo di crisi. Sarebbe questo, per ora, l’ostacolo maggiore al decollo sul mercato di alcune auto elettriche quali Nissan Leaf, Chevy Volt e Ford Focus. Per ovviare a questo ostacolo, alcuni Stati, Maryland e Washington, stanno valutando la costruzione di stazioni di ricarica lungo le autostrade. Anche alcuni costruttori edilizi stanno progettando case dotate di garage con caricabatterie per auto elettriche incoroporato.
Il Dipartimento dell’Energia statunitense si pone l’obiettivo di mettere in strada oltre un milione di autovetture entro il 2015, attraverso un programma che consiste nella realizzazione di 50 impianti di produzione di batterie avanzate, in grado di equiparare a breve le performance delle auto elettriche a quelle tradizionali a combustione.
Altro incentivo per favorire gli acquisti, arrivano dal governo Obama, pari a 7.500 dollari di contributo per l’acquisto di un’auto elettrica, oltre ad aver promosso investimenti in programmi di ricerca e sviluppo nel settore.