Da Copenaghen è arrivato «un risultato molto, molto deludente». Così il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, intervistata oggi da Maria Latella nell’approfondimento di SkyTg24 ha commentato il summit dell’Onu sul clima appena chiuso a Copenaghen. Un summit, ha detto Prestigiacomo, le cui sorti si erano già giocate nell’incontro a Singapore tra il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ed il premier cinese Wen Jiabao, ricordando che «Cina e Usa sono responsabili del 50% delle emissioni globali».
Nel lamentare la mancanza di una vera leadership al summit, Prestigiacomo ha quindi ribadito che un accordo globale sulla riduzione delle emissioni climalteranti «significa che gli impegni vengano rispettati». «Non è in discussione l’impegno di Obama, ma siamo solo agli annunci. Gli Usa non sembrano accettare verifiche internazionali. Alla Cina invece si chiede di crescere contenendo però le emissioni».
«L’Ue è stata l’unica regione del mondo che si è presentata con progetti concreti, ciononostante non siamo riusciti a svolgere un ruolo trainante sugli altri» ha proseguito Prestigiacomo, sottolineando ancora una volta che «L’Europa, responsabile del 25% delle emissioni globali, da sola non può risolvere il problema globale». Il ministro dell’Ambiente, infine, ha sottolineato quanto sia stata sentita la mancanza del premier Berlusconi che «ha però seguito in maniera costante l’andamento dei negoziati». «Ho sentito molto la responsabilità di guidare la delegazione italiana. Ho informato il premier costantemente» ha aggiunto Prestigiacomo.