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In Sicilia Cosa Nostra sta comprando ampi suoli per l’istallazione di pannelli solari. Infiltrazioni mafiose infatti sono state scoperte nell’acquisto di ampi appezzamenti di terreni da destinare all’installazione di futuri impianti fotovoltaici. Truffe dietro la concessione delle autorizzazioni, rivendute poi con plusvalenze milionarie. Cosa Nostra in Sicilia sta comprando ampi suoli, per l’istallazione di pannelli solari: indagano più procure ed è in corso un monitoraggio da parte della Procura Nazionale Antimafia.

La mafia punta alla gestione diretta dei terreni per l’istallazione dei pannelli fotovoltaici, è questo l’avvertimento di Maurizio De Lucia – sostituto procuratore della Procura Nazionale Antimafia.
Le inchieste sull’energia eolica hanno fatto spostare l’attenzione dei clan verso il fotovoltaico. Trapani, Agrigento ed Enna sono le province su cui sono stati segnalati i maggiori rischi.

Nella provincia di Siracusa la Guardia di Finanza ha già posto sotto sequestro un centinaio di pannelli di 3 impianti ammessi a finanziamenti pubblici per ben 10 milioni di euro, ma mai entrati in funzione!
Una ventina le indagini sul fotovoltaico, ancora aperte solo dalle Fiamme Gialle nel centro Sud, per una presunta truffa complessiva allo Stato di circa 50 milioni di euro. Oltre a truffe, evasioni e false fatture, sono state scoperte anche irregolarità sulla proprietà dei terreni e l’effettiva destinazione.

In Puglia si è verificato un boom di impianti di energia rinnovabile e delle inchieste, sia su eolico che fotovoltaico. Grazie alla  vigilanza degli organi preposti non si rischierà di avere, tra 20 anni, colline piene di pannelli e pale eoliche inutilizzate che a conti fatti avranno soltanto prodotto un danno ambientale.