Scienziati ed ambientalisti divisi sui rischi derivanti dall’utilizzo della patata Ogm della Basf
Dopo 12 anni l’Unione Europea ha nuovamente autorizzato la coltivazione di organismi geneticamente modificati. E così, al famoso mais Mon810 prodotto dalla Monsanto, da oggi via libera anche ad altre due specie di granoturco transgenico sempre della stessa multinazionale e alla patata OGM Amflora sviluppata dal colosso chimico tedesco Basf.
La patata Amflora, per il momento, non verrà coltivata a scopi alimentari e, come spiegato dal Commissario alla Salute e all’Ambiente John Dalli nella conferenza stampa: “La Basf potrà vendere il prodotto solo ai produttori designati che a loro volta avranno designato i destinatari finali, industrie di produzione della carta, con i conseguenti benefici in termini di risparmio energetico e minore inquinamento ambientale”.