Il Mozambico avvia un piano quindicinale di sviluppo delle rinnovabili,dopo l’intenzione di dare stimolo allo sviluppo dei biocarburanti utilizzando la Jatropha per la produzione di etanolo e creare così circa 500 posti di lavoro nel distretto settentrionale del Mozambico di Nacala-a-Velha e le potenzialità geotermiche rilevate nell’area della Rift Valley che probabilmente spingeranno a essere sfruttate, il Consiglio dei Ministri del Mozambico ha approvato un piano di sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, con l’obiettivo di creare le condizioni per accedere alle risorse energetiche a beneficio delle comunità lontane dalla rete nazionale.
La strategia riguarda il periodo 2011-2025, e sarà avviato l’utilizzo di fonti rinnovabili per la generazione di energia elettrica da svariate fonti. Il ministro dell’Energia, Salvador Namburete ha specificato che tra le varie tecnologie energetiche rinnovabili previsti nel piano strategico sono contemplati i sistemi fotovoltaici a energia solare per l’illuminazione e le pompe di calore. Altre fonti energetiche previste sono quella eolica, geotermica e da biomassa da materiale organico come la canna da zucchero. La strategia comprende anche la produzione di energia dal mare, in tutte le sue forme. Gran parte dello sviluppo di questi tipi di energia, secondo il ministro, avverrà al di fuori della rete elettrica nazionale (che si basa sul potere dalla diga di Cabora Bassa sullo Zambesi), e sarà composto da sistemi isolati, in grado di fornire energia a diversi villaggi. Una di queste iniziative, sviluppata in tutto il paese dal National Energy Fund mira a fornire a 2,1 milioni mozambicani energia da impianti fotovoltaici. La strategia di sviluppo al di fuori della rete potrebbe essere realizzata attraverso piccoli generatori idro-elettrici come già avviene nelle province di Manica e Niassa in cui ci sono micro sistemi specifici tecnologicamente semplici sia per l’utilizzo che per la manutenzione.