Che cosa sono?
Sviluppati nel Laboratorio di Robotica dell’Università di Bristol, arrivati già alla terza generazione,“ecobot”(eco-robot)
possono essere definiti come l’equivalente dei nostri animali domestici per quel che riguarda i bisogni primari: mangiano – e
non sono schizzinosi, considerando che mangiano di tutto, perfino gli escrementi – digeriscono e…si liberano delle sostanze
ingerite in modo naturale.
“Sono dotati di una sorta di “stomaco” composto da tante celle a combustibile alimentate da urina, come spiegato in un articolo redatto
dalla rivista Physical Chemistry Chemical Physics, e persino da feci. Dunque, per essere attivi gli EcoBot-III riciclano il
materiale organico delle fogne. Così facendo ricoprono una funzione più eco-friendly”, producendo energia “pulita”.
Addirittura la Nasa si è interessata alla ricerca e intenderebbe utilizzare i sistemi digestivi degli ecobot nelle navicelle
spaziali per convertire in elettricità gli escrementi degli astronauti.
Bella idea eco-sostenibile. Al momento i robot non hanno sembianze umane, ma questo potrebbe diventare lo step successivo.
Sicuramente, aldilà dell’aspetto più o meno umanoide, tale invenzione è un passo avanti nel campo dello smaltimento e del
riciclo di rifiuti organici.