Conergy Italia e il team del Professor Lorenzoni dell’Università di Padova hanno realizzato congiuntamente lo studio più aggiornato ad oggi disponibile che analizza il momento in cui in Italia verrà raggiunta la ‘grid parity’, il momento cioè in cui il costo del kWh fotovoltaico uguaglierà il costo del kWh elettrico proveniente dalla rete.Lo studio è stato condotto su 2 tipologie di impianto, il 3 kWp per applicazioni residenziali (il classico tetto di casa), e il 200 kWp per applicazioni industriali (l’impianto FV su capannone industriale), arrivando a determinare per ciascuno l’anno di raggiungimento della grid-parity in 3 zone climatiche italiane: nord, centro, sud.
Lo studio, dal titolo “Le prospettive di grid parity per il fotovoltaico in Italia” è partito da una dettagliata analisi dell’evoluzione dei costi dell’elettricità per uso domestico e industriale, com’è risaputo in costante crescita sia in termini di domanda che di costo, per poter prevedere a partire da dati statistici e tenendo conto delle più accreditate previsioni, quale sarà il trend di costo dell’energia elettrica nei prossimi anni.
Si è quindi arrivati a stimare un tasso di aumento annuo dell’energia elettrica pari al 3.28% per il mercato residenziale, e del 3.02% per il mercato industriale a partire da dati dell’AEEG (Authority per l’energia Elettrica e il Gas) e del DG Energy della Commissione Europea. Sono quindi state elaborate assunzioni riguardo ai costi dell’impianto fotovoltaico a partire dalle stime di producibilità di un impianto nel corso della vita utile, stimata conservativamente in 25 anni, per le 3 fasce climatiche. Successivamente si è proceduto a stimare la riduzione di costo nei prossimi anni per l’impianto fotovoltaico (tenendo conto della riduzione di prezzo di moduli, inverter, sistemi di fissaggio e di monitoraggio, cablaggi e tutti gli altri componenti) e per le spese di gestione e manutenzione dell’impianto (spese assicurative, di manutenzione, di sostituzione componenti danneggiati). Ecco dunque le proiezioni dei costi di installazione: il costo annuo del sistema FV residenziale (3 kW) IVA è di euro 11.840 nel 2010, previsto di euro 6.617 nel 2020; nel sistema FV industriale (200 kW) è di euro 600.000 nel 2010, previsto di euro 324.541 nel 2020. Una riduzione prevedibile, ma il “costo evitato” più importante rimane l’acquisto dell’elettricità dalla rete, immaginando che l’energia prodotta da fotovoltaico venga autoconsumata.
Il punto di forza delle tecnologie che permettono la produzione in loco dell’elettricità che si consuma è proprio l’assenza di tutte le voci di costo che invece paghiamo sul kWh che acquistiamo regolarmente dalla rete – costi di rete, oneri generali di sistema, imposte. I risultati così ottenuti, che tengono anche conto dei tassi di interesse (nello studio l’assunzione è stata di tassi al 5.3%) sono così risultati:Impianti residenziali: Sud nel 2014, Centro nel 2016, Nord nel 2017. Impianti Industrali: la grid parity sarà raggiunta nel 2013 al Sud, nel 2015 al Centro e nel 2016 al Nord. Complessivamente lo studio dimostra pertanto che lo grid-parity avverrà mediamente circa 1 anno prima per gli impianti industriali rispetto a quelli residenziali. Se da una parte il costo della bolletta è più alta per i clienti residenziali, in questo caso l’impianto fotovoltaico rimane leggermente più caro, rendendo così più veloce il raggiungimento della grid parità in applicazioni industriali. Lo studio fa riferimento al caso tipico di autoconsumo, assumendo che tutta l’elettricità prodotta venga consumata in loco ed entri in concorrenza con l’elettricità acquistata dalla rete al prezzo dei clienti finali. Lo studio volutamente è stato sviluppato tenendo conto di ipotesi conservative e quindi realistiche, ad esempio si è voluto stimare l’aumento della bolletta elettrica media annua per i prossimi anni in, solo, il 3-3.28%, dato che potrebbe verosimilmente essere sottostimato a causa della prorompente corsa del prezzo del barile di petrolio. Nel caso in cui gli aumenti dell’energia dovessero essere maggiori di quanto stimato, questo porterebbe ad un raggiungimento della grid parity ben prima di quanto indicato nello studio.
A partire da questi dati ora Conergy, sempre in collaborazione con l’Università di Padova andrà a valutare possibili nuovi modelli di business per il fotovoltaico, in uno scenario dove, al raggiungimento della grid parità gli incentivi in Conto Energia non saranno più necessari per il sostegno al settore, che potrà quindi svilupparsi senza più bisogno di incentivi.