Indesit sostituisce definitivamente con il brand Hotpoint lo storico marchio nato nel 1958: 53 anni di storia, e un modello al Moma di New York.

D’ora in poi, il marchio sarà esclusivamente “Hotpoint”: Indesit Company ha definitivamente mandato in pensione il brand Ariston, dopo 53 anni di onorata carriera. L’azienda di Fabriano ha presentato davanti alla comunità finanziaria e a un migliaio di clienti provenienti da tutto il mondo i suoi obiettivi futuri sul fronte del rilancio degli elettrodmestici: 90 milioni di euro di investimenti in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, la somma piu’ alta di sempre.

Al centro della strategia c’è Hotpoint, il marchio inglese acquistato nel 2002 e che da quattro anni affiancava la denominazione “Ariston”, di cui ora prende definitivamente il posto.

Per la realizzazione della nuova lavabiancheria che sta per arrivare sul mercato, “la migliore che abbiamo mai fatto” spiega l’ad Marco Milani, sono stati investiti 25 milioni di euro. Design innovativo, tecnologie e funzionalità avanzate, a partire dalla connessione a internet, sono gli ingredienti di quello che nelle intenzioni della società deve diventare l’elettrodomestico di riferimento per il settore. Altre novità: l’ingresso dell’impresa nel settore dei lavelli, 13 nuovi brevetti solo per il forno Luce, l’attenzione all’ambiente che caratterizza tutti i prodotti.

Nel corso di un evento in grande stile organizzato a Roma, Cinecittà, il Ceo in persona ha presentato il futuro degli elettrodomestici. E ha definitivamenter mandato in soffitta un marchio che rappresenta un pezzo di storia dell’industria, ma anche della società e del design italiano.

Ariston era nata nel 1958, come marchio principale di quella che allora si chiamava Merloni. Il modello Unibloc, che univa cucina, gririfero e lavastoviglie, prodotto nel 1962 e progettato dal giapponese Makio Hasuike, è esposto al Moma di New York. Nel ’79, un altro modello storico, la cucina Osa Open System, con l’innovativa forma a semicerchio, sempre disegnata da Hasuike, ottenne il compasso d’oro.

Ma l’elettrodomestico che forse è maggiormente rimasto nell’immaginario collettivo è nato nelgi anni ’80: Margherita, la prima lavatrice con un nome proprio femminile, una vera e propria pietra miliare. Gli anni ’80 sono quelli in cui Merloni era lo sponsor ufficiale della Juventus di Platini.

Di anni ne sono passati una trentina, piu’ che sufficienti per rivoluzionare il mercato. E così, se sempre la Margherita, negli anni ’90 (precisamente nel ’95) nella versione aggiornata chiamata Dialogic, fu il primo elettrodomestico interamente digitale, oggi la sofisticazione dei prodotti prosegue senza sosta (“la competitività di un’azienda dipende dalla sua capacità di innovare” ha ricordato Milani). E così le nuove lavatrici hanno il controllo elettronico delle temperature e la funzione anti-allergica: perchè in Europa una persona su quattro è affetta da diversi tipi di allergia e pare che si tratti di disturbi che spesso di possono prevenire attraverso un’adegiuata igienizzazione dei tessuti.