pannelli fotovoltaici

La crisi non ha fermato il boom del fotovoltaico in Italia, le elezioni sì. Peccato, perché la domanda di green business cresce, soprattutto nelle città, come riportato dal Rapporto Sviluppo sostenibile in edicola nel Sole 24 lunedi’ 22 marzo.

Ma che sta succedendo all’energia solare italiana? Spinti dagli incentivi statali del Conto energia, gli investimenti privati si sono moltiplicati nel periodo peggiore della crisi, arrivando a creare un’industria da 2,5 miliardi di euro di fatturato, 23mila addetti e oltre un gigaWatt di potenza installata (+37% sul 2008). Lo stallo politico creatosi per le imminenti elezioni regionali, invece, e la successiva classica pausa di assestamento istituzionale, rischiano di fermare gli investimenti. Là dove la crisi non ha colpito, l’inerzia della politica sta per picchiare duro. Perchè le banche non stanno più erogando finanziamenti agli eco-imprenditori, a sostegno dei nuovi investimenti.

Tutto è fermo, in attesa del varo del nuovo Conto energia 2011 da parte della Conferenza unificata Stato-Regioni. La riunione è già stata indetta e poi annullata due volte e ormai si dispera che il provvedimento possa terminare l’iter prima delle elezioni. Intanto, rubinetti del credito chiusi, mentre il tempo passa inesorabile e si avvicina luglio, mese per il quale il Gse prevede il raggiungimento della fatidica soglia degli 1.200 Mw installati, che fanno segnare lo stop agli incentivi statali (con una franchigia di 14 mesi per gli investimenti programmati in tempo).

Non solo. Il nuovo Conto energia sarà [continua…]

Fonte: ilsole24ore.com