Durante il prossimo Festival di Cannes (16/27 Maggio) verrà esposto il primo protocollo europeo per rendere il cinema più sostenibile.
Set preparati con materiali di riciclo, trasporti con basso impatto ambientale. Queste sono alcune delle proposte presenti all’interno del protocollo.
Tutto ciò nasce dall’incontro tra Edison, società energetica italiana, e Tempesta, casa di produzione nata da poco.
Negli ultimi mesi, questo confronto ha saputo creare delle discussioni intorno ad un problema poco dibattuto nel campo cinematografico, e soprattutto è riuscito a stabilire una serie di regole, grazie all’aiuto di Azzero CO2, società di consulenza di Legambiente.
L’universo che gira intorno ad una produzione cinematografica è immenso, e si porta dietro una grossa gestione dei rifiuti tra materiali utilizzati e trasporto. Uno dei primi passi da fare, è quello d’introdurre la raccolta differenziata sui set. Poi si potrebbero usare materiali ecologici per la costruzione di scenari, e magari riutilizzarli una volta terminate le riprese. Per ultima cosa, ma non meno importante, gli spostamenti. Usare di più il treno rispetto agli aerei.
Ma il tasto più dolente è l’energia. Pensate all’uso che se ne fa durante le varie riprese.
«Per rendere più verde il cinema», spiega Andrea Prandi, direttore comunicazione Edison, «è fondamentale renderlo più efficiente sotto il profilo energetico. Azione possibile con operazioni relativamente semplici. Tra queste, un uso razionale dei gruppi elettrogeni per le riprese in esterno. Ad esempio utilizzando quelli di nuova generazione, come gli Euro 5, per una resa migliore. Oppure, come soluzione per il risparmio energetico, quella del collegamento diretto alla rete. Azione che, rispetto all’uso dei gruppi elettrogeni, fa risparmiare fino a quasi all’80%, in termini di emissioni. Infine», termina Prandi, «anche i kit fotovoltaici e l’uso di Led possono ridurre consumi e sprechi in maniera notevole».
Un bollino verde a inizio e fine film avvalorerà la percentuale di risparmio ottenuto dalle pellicole che per essere girate seguono il protocollo.
Carlo Cresto-Dina, amministratore e fondatore di Tempesta, afferma: «di primo impatto, può sembrare difficile doversi adattare. Ma la verità è che il nostro protocollo non complica la vita, ma la semplifica perché permette di pianificare meglio le azioni e di risparmiare. Non solo in materia d’inquinamento, ma anche in termini economici. Visto che, adottando le nostre regole di razionalizzazione il budget delle produzioni può essere ridotto anche del 5%. Per questo sono molti gli operatori, italiani e stranieri, a cui potrebbe interessare. Infatti, abbiamo intenzione di proporre il protocollo anche alle grandi case di produzione. E di coinvolgere nella nostra rivoluzione verde anche gli attori che dovranno impegnarsi in prima persona adottando nuovi comportamenti».
Certificazione Edison Green Movie
fonte: http://www.corriere.it/