A Groninga (Paesi Bassi) è stato svolto un esperimento: per la prima in assoluto, il modello delle smart grid è stato applicato al progetto “PowerMatching City”, costituito da 25 abitazioni. Il complesso è stato trasformato in un sistema che si basa esclusivamente su fonti rinnovabili, efficienza energetica e generazione distribuita.
Le smart grid, ovvero reti “intelligenti” per la distribuzione dell’elettricità, sono ormai concretamente realizzabili in quanto si basano su tecnologie oggi a nostra disposizione.
Le 25 abitazioni sono state collegate fra loro, in tal modo si possono scambiare liberamente l’energia elettrica. Ogni modulo abitativo è dotato di pannelli fotovoltaici, sistemi di riscaldamento ed elettrodomestici vari ad alta efficienza, pompe di calore ibride e contatori elettronici. Altro aspetto importante riguarda gli spostamenti urbani, essi avvengono infatti tramite veicoli elettrici.
Un software chiamato PowerMatcher è il “cervello” che provvede in tempo reale a equilibrare la domanda e l’offerta di elettricità, con concreti vantaggi per tutti i soggetti coinvolti: la società elettrica ha minimizzato gli squilibri di generazione, quella di distribuzione ha ridotto il carico sulla rete e infine gli utenti hanno ottimizzato i consumi di elettricità.
Il progetto, che ha ottenuto un grande successo, sarà presto esteso su scala più vasta. La seconda fase prevede infatti una partecipazione più ampia da parte dei consumatori, ovvero avverrà l’integrazione di un “distretto intelligente” nelle dinamiche del “normale” mercato; e l’uso dei trasporti elettrici sarà esteso e ottimizzato con un sistema di tariffe mirato.