Quattro anni fa, a Milano, nasceva un servizio di pony express in bicicletta. Ora esiste anche a Venezia, Palermo, Bologna, Bari, Parma, Firenze e Roma. Ed è in costante crescita. I principali motivi di tale boom sono l’aumento della benzina, l’attuale crisi e la riscoperta del piacere di pedalare.
Roberto Peia, fondatore degli Urban Bike Messenger milanesi, ha anche scritto un libro, Tutta mia la città, per raccontare le esperienze vissute in due anni e mezzo di consegne.
Le sue parole: “Abbiamo iniziato in tre, senza sede, con le nostre bici e le nostre borse. Ora possiamo contare su sette corrieri stabili e abbiamo una riserva di pedalatori di oltre mille persone nel nostro database, di cui almeno 200 possono intervenire immediatamente.
Eravamo sicuri di riuscire, il momento era quello giusto: la moda della bici a ruota fissa, le ciclofficine piene, il Bicycle film festival in tutto il mondo e finalmente anche a Milano. Tutto indicava una crescita dei mestieri in bici, e noi abbiamo scommesso su questo”.
A Roma, i ciclisti di Eadessopedala girano con i Bullit, bici da carico con telaio molto lungo e la ruota anteriore distante dal manubrio. Oltre 2000 consegne in un mese grazie alla collaborazione con un’azienda bio (Zolle), che garantisce almeno 1600 pacchi.
Milano e Roma hanno fatto da apripista a realtà minori, con un piccolo mercato, come la Cicloop di Palermo o la Italian Bike Messenger (Ibm) di Modena, piccola “impresa” nata da poco con poche consegne giornaliere, ma che conta di allargarsi in breve tempo. Federico Totaro, uno dei tre corrieri dice: “Ci siamo stufati di fare lavori che non ci piacciono e che ci sfruttano: qui almeno facciamo quello che ci piace di più: pedalare. E contiamo anche di guadagnarci”.
A Bari, la Bari Bici Express, fondata dal francese Alain Sabatier, consegna ai baresi il Bari Sera.
fonte: http://www.repubblica.it/