piattaforma in fiamme

piattaforma in fiamme

NEW ORLEANS – Un gigantesco rogo per fermare la marea nera che minaccia le coste del Golfo del Messico. E’ la soluzione, o una delle soluzioni, alla quale stanno pensando i tecnici impegnati ad arginare la perdita di greggio seguìta al disastro della piattaforma Deepwater Horizon, affondata giovedì scorso dopo un’esplosione. Le operazioni, condotte con l’ausilio di alcuni robot sottomarini, “potrebbero durare alcuni mesi” ha detto l’ammiraglio Mary Landry, che coordina le operazioni, ma intanto dal pozzo sottomarino continua a sgorgare ogni giorno il contenuto di circa 1000 barili.

Al momento, la macchia nera che galleggia sulle acque del Golfo del Messico ha una circonferenza di 970 chilometri, copre circa 75.000 chilometri quadrati e si trova circa 32 chilometri al largo delle coste della Louisiana. Le previsioni dei venti indicano che la macchia dovrebbe raggiungere la costa all’incirca sabato, e compromettere irrimediabilmente un’area in cui le spiagge con il turismo e le zone di pesca sono elementi fondamentali per l’economia del paese. [continua…]

Fonte: Repubblica.it | Ambiente