E’ quanto stimato dall’Offshore Proof, una ricerca commissionata dalla società di consulenza PwC, che ha raccolto dati e risultati tra compagnie, organi internazionali, associazioni e governi, dipingendo un settore in crescita, la cui tecnologia diventerà economicamente conveniente entro il 2025.
Mentre aziende e cordate internazionali puntano sullo sviluppo di questa tecnologia che permette grandi installazioni con impatti ambientali molto contenuti, anche i governi cominciano a comprenderne le possibilità di sviluppo: due terzi degli intervistati, infatti, cominciano a credere in questo settore (pensando anche a sviluppare sistemi di incentivazione), mentre i tre quarti di essi ritengono che l’offshore possa svolgere un ruolo sempre maggiore nel mix energetico nei prossimi 20 anni, che si baserà in modo sempre più importante sulle fonti rinnovabili. I tre quinti dei soggetti contattati, infine, calcolano che il settore possa raggiungere la piena autonomia, appunto, in meno 10-15 anni. Più positivi, gli analisti del settore, che ritengono che  l’industria dell’off-shore dovrà cercare di trovare una propria stabilità entro i prossimi cinque anni, soprattutto cercando di abbattere i prezzi delle tecnologie per diventare indipendente dalle sovvenzioni e dagli incentivi.