Elettrocomunitari, progetto creato da tre ragazzi (Martina Muggiri di 22 anni, Francesco Fortino e Jacopo Severitano, 23) neolaureati in disegno industriale si propone di condividere gli elettrodomestici con gli altri condomini.

L’idea che le famiglie di uno stesso condominio possano condividere gli elettrodomestici è piaciuta ed è arrivata in finale alla scorsa edizione del Samsung Young Design Award.

«La nostra trovata nasce soprattutto allo scopo di ridurre l’e-waste, i rifiuti elettronici che rilasciano sostanze tossiche, detti anche Raee. Ogni anno se ne producono grandi quantità, poi esportate nei Paesi in via di sviluppo» dichiara Martina Muggiri, «Gli studi rivelano che ogni famiglia possiede da 20 a 30 elettrodomestici, piccoli e grandi, che restano inutilizzati per il 67% della loro durata di vita, in media 4 anni. Condividerli non solo ridurrebbe l’immondizia elettronica, ma consentirebbe anche di risparmiare sull’acquisto e sulla bolletta, e di fare spazio in casa». «Il nostro progetto rielabora l’uso degli apparecchi. Mentre ora sono solo oggetti da tenere in casa, ‘elettro-domestici’ appunto, potrebbero diventare macchine condominiali a vantaggio di molti, quindi ‘elettro-comunitari’. Si producono sempre più beni tecnologici, che diventano obsoleti nel giro di poco: rifiuti inquinanti per l’ambiente. Crediamo che sia ora di ripensare il modello ‘produci-usa-getta’ della società dei consumi. Per quanto ancora questo modello di business sarà sostenibile? Spostare l’attenzione delle aziende dalla vendita del prodotto alla fornitura del servizio può essere un modo per cambiare le cose».

Funzionamento

Gli elettrodomestici vengono messi in un’area condivisa del condominio. I gruppi di condivisione sono formati al massimo da tre famiglie. Vengono create fasce orarie per ogni famiglia, ma restano comunque delle ore libere, in cui si può accedere alla postazione liberamente. Il sistema è gestito da un software collocato su un pannello di controllo nell’area comune. Il programma crea e modifica le prenotazioni. Ogni famiglia avrà un proprio account e una keycard. Per usare gli elettrodomestici bisogna accedere nell’area comune, divisa in box, e sbloccare le macchine con la chiave. La keycard grazie a un sistema d’identificazione a radio frequenza, viene riconosciuta al momento dell’inserimento. «Questo meccanismo consente di risalire sempre alla persona che ha usato l’elettrodomestico, escludere gli estranei dall’utilizzo e trovare i colpevoli di eventuali atti vandalici, qualora accadessero» afferma Muggiri.

In base al progetto, l’azienda che produce gli elettrodomestici gestirà l’uso nei vari condomini e si occuperà della manutenzione.

Questo permette di sfruttare al massimo il ciclo di vita degli elettrodomestici e di non lasciarli mai inutilizzati.

Il servizio sarà offerto in cambio di un canone mensile.

Samsung ha elaborato il primo prototipo di pannello, ma non è detto che in futuro anche altre compagnie possano sottoscrivere l’iniziativa.

fonte: http://www.kataweb.it/