Sorge poco lontano da Osaka l’insolito edificio di Shuhei Endo, giovane architetto giapponese conosciuto per le sue ricerche sulla ecologia delle forme.  Chiamato da tutti Harima Eco House, il Palazzo dell’Esperienza Ambientale è costruito in legno (rigorosamento ricavato dal diradamento necessario per mantenere in buona salute il bosco) mentre per il rivestimento esterno l’architetto ha optato per il cosiddetto “acciaio vellutato”, o Corten, un sottile strato metallico dal colore brunito che non necessita di alcuna manutenzione periodica perché il suo speciale punto di ossidazione lo rende resistente agli agenti atmosferici e al processo di deterioramento, senza bisogno di alcuna verniciatura.

L’esperimento della casa ecologica si basa sul concetto di sfera: la forma naturale più semplice viene scomposta e ricomposta geometricamente, costruita con materiali naturali, legno e acciaio, per ospitare una scuola di ecologia e di ambiente per i più piccoli, i nuovi abitanti del pianeta. La finalità di questa struttura pubblica è proprio questa: sensibilizzare i giovani,  sui grandi temi dell’eco-sostenibilità. A loro viene dimostrato concretamente, tramite lezioni, giochi e spettacoli, che l’impronta ecologica di un individuo passa dalla lettura semplificata che esso deve avere della Natura, e dal rispetto che deve muovere ogni sua scelta.

La semplificazione delle forme è uno dei temi essenziali della cultura giapponese: nell’ assenza di tutto ciò che è superfluo prende forma la concretezza più efficace.