inquinamento

Belpaese non è sempre sinonimo di buona aria, anzi, secondo l’ultimo rapporto realizzato in base ai dati raccolti dall’Istat dall’Agenzia Europea per l’Ambiente, l’aria nelle città italiane diventa sempre più irrespirabile. Sono 17 le città italiane nella poco lusinghiera classifica delle 30 città dell’Ue in cui si respira l’aria peggiore.
La classifica, che  fa riferimento ai dati 2008, vede al primo posto la città bulgara di Plovdiv seguita, purtroppo, da Torino, Brescia, Milano e Sofia.

Fra le 221 città analizzate Roma si colloca al 181° posto. Ai primi cinque posti per la qualità dell’aria svettano Tallinn in Estonia, Stoccolma, Lund e Malmo in Svezia.

Per la stesura del rapporto sono stati presi in considerazione i dati delle analisi della qualità dell’aria tra il 2004 e 2008, con particolare attenzione a tre indicatori: Pm10, ozono e biossido di azoto). Torino è anche la città europea con la situazione peggiore per la presenza nell’aria di ozono troposferico (dannoso per gli esseri umani, in particolare per le vie respiratorie, e anche per piante e animali).
Napoli figura invece in testa alla graduatoria europea per il valore più elevato di concentrazione annua di biossido di azoto, considerato tra i responsabili delle piogge acide, che aumentano l’acidità dei terreni e contribuiscono al degrado dei monumenti.