londra, alberi contro lo smog
londra, alberi contro lo smog

Gli alberi di Londra possono migliorare la qualità dell’aria filtrando il particolato dell’inquinamento, è quanto dimostra una nuova ricerca britannica in tema di iniziative ecosostenibili.
Presentato sul numero di novembre della rivista Landscape and Urban Planning, lo studio è un risultato del progetto BRIDGE (“Sustainable urban planning decision support accounting for urban metabolism”), che ha ricevuto 3,1 milioni di euro nell’ambito del tema “Ambiente” del Settimo programma quadro (7? PQ) dell’UE. La metodologia sviluppata in questo studio permette agli scienziati di prevedere la quantità di inquinamento che potrà essere rimossa in futuro, man mano che andremo incontro a un aumento dei cambiamenti climatici e delle emissioni inquinanti. Il particolato influenza la salute degli esseri umani. Ricercatori dell’Università di Southampton nel Regno Unito affermano che gli alberi della zona della Greater London Authority (GLA) possono eliminare ogni anno dalla zona tra 850 e 2000 tonnellate di particolato (PM10). L’aggiunta di altri alberi nelle strade di Londra, e in tutta l’Inghilterra, negli anni a venire è quindi un passo nella giusta direzione. Questa mossa contribuirebbe a raggiungere gli obiettivi fissati dalla GLA: piantare più alberi tra adesso e il 2050. Il piano sosterrebbe anche il “Big Tree Plant”, un’iniziativa del governo di David Cameron del Regno Unito. I dati suggeriscono che, piantando nuovi alberi nella zona della GLA, la qualità futura dell’aria in termini di eliminazione di PM10 migliorerebbe enormemente.

Usando poi una varietà di alberi diversi, tra cui sempreverdi come i pini e querce sempreverdi, si otterranno risultati ancora migliori. “Gli alberi si sono evoluti per eliminare il biossido di carbonio (CO2) dall’atmosfera,non sorprende quindi che siano in grado di eliminare anche gli agenti inquinanti,” dice uno degli autori dello studio, il professor Gail Taylor dell’Università di Southampton. “Gli alberi che hanno foglie tutto l’anno sono esposti a più inquinamento e quindi ne assorbono di più. Usando una serie di specie di alberi diversi e creando modelli dei metodi, si può ottimizzare l’efficacia della copertura di alberi per un’aria pulita.

In questo studio, i ricercatori offrono previsioni dell’assorbimento di PM10 in futuri scenari climatici e per cinque scenari di piantatura di alberi a Londra. L’uso di dati stagionali e non orari, secondo il team, non ha avuto grandi conseguenze sul modello della deposizione annuale di inquinamento sulle coperture urbane.

Secondo loro questo suggerisce che l’assorbimento di inquinamento può essere calcolato in altre città e per il futuro dove i dati orari non sono disponibili.”Sappiamo che i particolati possono danneggiare la salute umana, per esempio aggravando l’asma, e questa riduzione dell’esposizione potrebbe avere effetti reali in alcuni posti, come intorno ai cortili delle scuole,” dice il co-autore,Peter Freer-Smith, scienziato a capo della Forest Research (Forest Commission) e Visiting Professor presso l’Università di Southampton. “Gli spazi verdi urbani e gli alberi portano un’ampia gamma di benefici e questo studio conferma che il miglioramento della qualità dell’aria è uno di essi e ci aiuterà a sfruttare al massimo questo beneficio in futuro.”

Il progetto BRIDGE è coordinato dalla Fondazione per la ricerca e la tecnologia-HELLAS, Creta, Grecia, e il consorzio comprende partner provenienti da Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Svizzera. Il progetto è stato finanziato dalla Direzione generale per la ricerca e l’innovazione, il programma ambiente e la gestione delle risorse naturali.