energia eolica futuro

Entro il 2050  il 22% dell’elettricità mondiale sarà prodotta nei parchi eolici. È quanto emerge dall’Agenzia internazionale per l’energia (Aie): oltre ai gigawatt da fonte eolica, che nei prossimi anni si auspica saranno decuplicati grazie all’installazione di nuovi impianti, aumenteranno anche gli investimenti. Leader mondiale de settore e sede dell più importanti industrie è la Cina.

 Buone notizie quindi per il settore delle energie rinnovabili, per la riduzione delle emissioni di CO2 e per il mercato del lavoro. Entro il 2030, infatti, in tutto il mondo saranno circa tre milioni le persone coinvolte professionalmente nel settore eolico.

In alcuni Paesi europei l’energia  estratta dal vento è circa un quarto dell’energia elettrica necessaria a coprire il fabbisogno nazionale. In Brasile l’eolico sta già vivendo una spinta maggiore rispetto alle alternative fossili, grazie alle garanzie che offre contro possibili incrementi nel prezzo dei combustibili.

 Lo sviluppo dei parchi eolici, infine, avrà importanti ricadute positive sull’ambiente: entro il 2050 potrebbero essere 4,8 le gigatonnellate di CO2 risparmiate ogni anno più del totale delle attuali emissioni dell’Ue.

Come ha affermato il segretario generale del GWEC Steve Sawyer: “L’energia dal vento può contribuire in modo massiccio al processo di de-carbonizzazione del settore energetico, ma, per far sì che tutto questo accada, servono interventi politici forti. L’energia eolica può fornire ai governi le soluzioni reali per affrontare le grandi sfide del nostro tempo e per mettere in atto quella rivoluzione energetica di cui il nostro pianeta ha bisogno”.