”Il cibo e’ il primo motore per avviare il cambiamento ecosostenibile e l’agricoltura deve segnare il passo nel passaggio dalle produzioni a energia legata al petrolio verso quelle rinnovabili, il solare in particolare”. A dirlo e’ il presidente di Slow Food Italia Roberto Burdese a Roma, presso l’enoteca regionale Palatium in un evento promosso con l’Arsial e lo chef Umberto Vezzoli, in occasione delle giornate di celebrazione del Terra Madre Day che ieri sera ha registrato 1.005 iniziative ufficiali su tutto il territorio nazionale e in 150 Paesi nel mondo, a cui si aggiungono quelle spontanee delle 2mila ‘comunita’ del cibo’ legate all’associazione braidese.
Celebrando, ieri a Roma oggi a Colleferro, il ”cibo buono, pulito e giusto” per puntare l’attenzione sull’importanza del mangiare locale e sul diritto di tutte le comunita’ a rivendicare l’accesso al cibo di qualita’, Burdese ha poi sottolineato la coincidenza ”straordinaria, ma non voluta” del Terra Madre Day, nel 20/mo anniversario di Slow Food, con il vertice di Copenaghen, su cui le aspettative dell’associazione ”per il sostegno del reddito del mestiere di agricoltore e per lo sviluppo di una produzione primaria eco-sostenibile sono molto alte”.