Cresce anche nel 2008 il dato percentuale relativo alla raccolta differenziata in provincia di Como che si assesta a quota 48%. Complessivamente si è passati dalle 78mila tonnellate del 2000 alle 135 mila del 2008. E spuntano comuni particolarmente virtuosi. In diversi casi si è addirittura superata la soglia del 60% di raccolta differenziata. Ad eccellere sono numerosi paesi.
Si tratta nel dettaglio di Cermenate, Cabiate, Cadorago, Castelnuovo Bozzente, Villa Guardia, Bregnano, Rovello Porro, Proserpio, Lambrugo, Cagno, Pusiano, Beregazzo con Figliaro e Rovellasca. Ben 49 inoltre le amministrazioni che hanno infranto la barriera del 50% di raccolta differenziata, coinvolgendo complessivamente ben 283mila abitanti. I principali centri urbani, ovvero i comuni con più di 10 mila abitanti, hanno invece fatto registrare andamenti molto diversificati tra loro. Si passa da Erba dove viene segnalata una percentuale del 58%, a Cantù (57%), Mariano Comense (56%) e Olgiate Comasco (52%). Il capoluogo lariano si ferma a quota 38%. Anche se con la nuova, recente rivoluzione nella raccolta dei rifiuti sono prevedibili miglioramenti in futuro.
Scendendo nel dettaglio, in base all’analisi condotta dalla Provincia di Como, emerge come abbiano subito un significativo incremento tutte le principali frazioni differenziate. Il vetro passa dalle 18mila tonnellate del 2000 alle 25 mila del 2008. La carta balza dalle 21mila tonnellate del 2000 alle 31 mila del 2008. La plastica dalle 3mila del 2000 si è assestata a quota 9mila nel 2008. E ancora, il legno schizza dalle 2 mila del 2000 alle 11mila del 2008. Il verde passa da 19mila tonnellate nel 2000 alle 28 mila del 2008. Infine l’organico che nel 2000 faceva registrare quota 2mila tonnellate è volato a quota 15 mila, sempre nella rilevazione del 2008. Allo stesso tempo, sempre in base allo studio effettuato dal settore Ecologia e Ambiente di Villa Saporiti, la quantità di rifiuti urbani complessivamente prodotti è pari a 1,31 chili per abitante al giorno. Numeri che rientrano nella media fatta registrare negli ultimi 5 anni. Inoltre, nonostante aumenti la popolazione, il quantitativo di rifiuti urbani indifferenziati che derivano dalla raccolta domestica e destinati a essere smaltiti in discarica, continua a diminuire.