Lavori quasi finiti a Carugate per il nuovo Parco fotovoltaico. Il mega impianto è stato scelto al posto del palazzetto dello sport.
Come promesso prima della campagna elettorale, sono ormai in fase di conclusione i lavori di realizzazione del primo parco fotovoltaico della città che ha preso il posto del nuovo palazzetto dello sport. Il collegamento con la centrale elettrica che permetterà di tramutare in energia i raggi solari è in programma per la fine del mese.

Gli operai sono al lavoro in questi giorni per ultimare le operazioni di installazione dei pannelli, posizionati su un’area di circa 10mila metri quadrati di proprietà del Comune in via Del Ginestrino, proprio dietro al (vecchio) palazzetto dello sport e alla piscina comunale. Un progetto, quello del parco fotovoltaico, arrivato sui banchi del consiglio un po’ a sorpresa nel mese di novembre e portato a termine in tempi record.

Ci sono voluti solo cinque mesi per farlo approvare in consiglio, indire il bando di gara per individuare la ditta che doveva eseguire i lavori e realizzare l’opera. Con gli stessi tempi da record, i pannelli solari hanno preso il posto, nel bilancio comunale, del tanto discusso nuovo palazzetto dello sport, accantonato almeno fino al 2012, in favore delle politiche ambientali molto care a Carugate e per le quali l’amministrazione ha deciso di investire i 2 milioni e 300mila euro stanziati in un primo momento per la costruzione di una nuova struttura dedicata allo sport. Ma non è solo questo il motivo che sta dietro alla scelta fatta dall’amministrazione guidata da Umberto Gravina: il parco fotovoltaico permetterà di far guadagnare al Comune circa 300mila euro all’anno grazie alla vendita dell’energia prodotta dal sole.

«Siamo soddisfatti di aver portato a casa questo importante risultato in tempi così brevi – ha commentato il sindaco di Carugate Umberto Gravina, che fin dall’inizio ha caldeggiato il progetto, pur incontrando il dissenso e le critiche dell’opposizione in consiglio -. I lavori sono stati eseguiti nei tempi stabiliti; ora bisogna attendere solo i collaudi tecnici, che dovrebbero essere realizzati entro la fine del mese. A quel punto “attaccheremo” la spina e cominceremo a produrre energia pulita che ci permetterà di ammortizzare i costi dell’opera e guadagnare fino a 300mila euro all’anno».