Partita la campagna di crowdfunding per trasformare il prototipo di cartone 100% riciclabile in realtà.

Solo in Italia si consumano oltre 547 milioni di pizze all’anno mentre negli Stati Uniti la cifra sale a quasi 3 miliardi: se impilassimo tutte le scatole portapizza utilizzate nel mondo arriveremmo sulla Luna. E il problema è che il cartone della pizza non è riciclabile: l’unto e i resti di cibo ci impediscono di buttarlo nella carta, generando così una montagna di rifiuti. Fino ad oggi, perchè da Saronno (in Lombardia) arriva il prototipo di Vinni Pizza, il cartone riciclabile al 100%.


COME FUNZIONA VINNI?
Il portapizza Vinni si presenta all’apparenza come un normale cartone per l’asporto, ma in realtà nasconde un “asso nella scatola”: un controvassoio in plastica con i lati rialzati che protegge le pareti cartacee da macchie di olio o altri alimenti, rendendo così l’involucro pronto per il riciclo.  Guarde il video

In questo modo, al termine del pasto, è sufficiente togliere Vinni dal cartone, sciacquarlo sotto l’acqua e buttarlo nella plastica mentre la scatola, perfettamente integra e pulita, potrà essere gettata tranquillamente nella carta. Non solo. Il sottopiatto è realizzato in PET, materiale atossico più adatto del cartone al contatto con i cibi che, grazie alla particolare struttura, fa traspirare l’alimento mantenendone la fragranza. Può inoltre essere utilizzarlo come piatto, dato che si può facilmente estrarre dal cartone e che è dotato di linee di taglio per porzionare la pizza. Al momento Vinni Pizza è un prototipo brevettato, ma con una campagna di crowdfunding si sta cercando di trasformarlo da sogno in realtà: www.gofoundme.com/vinnipizza