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E’ arrivato l’ultimo rapporto FAO, dal titolo “Food Wastage Footprint: Impacts on Natural Resources”, che analizza l’impatto delle perdite alimentari dal punto di vista ambientale e le conseguenze sulla biodiversità.

Ha commentato così la deputata Pd e portavoce nazionale Ecodem, Susanna Cenni : “Non possiamo continuare ad affrontare solo obiettivi di natura finanziaria senza valutare gli sprechi di risorse naturali come il cibo, l’acqua e il suolo, che tra l’altro hanno anche pesanti ricadute economiche. Si esce dalla crisi, se si cambia questo modello di produzione e consumo”.

“Sulla questione dello spreco del cibo, – prosegue Cenni – l’invito del direttore generale della Fao, José Graziano da Silva,  deve essere recepito e messo in pratica con politiche attive e governi reattivi. È importante che nel nostro Paese, anche in relazione agli indirizzi che il Parlamento europeo ha sostanzialmente dato approvando la risoluzione del gennaio 2012, in cui si pone come obiettivo di dimezzare lo spreco alimentare del 50 per cento nel 2025, sia già partito un lavoro importante grazie all’impegno di molti soggetti e di quasi mille Comuni, che hanno approvato la ‘Carta Spreco Zero’, lanciata da Last Minute Market. Supportare questo tipo di iniziative, incentivare comportamenti ecologicamente sostenibili per aziende e privati e coinvolgere il Governo in questa direzione sono impegni che il Pd ha esplicitato nella mozione depositata alla Camera prima dell’estate. Attuare politiche concrete per limitare lo spreco alimentare coinvolgendo direttamente tutta la filiera preposta, dai produttori ai consumatori, le istituzioni locali e nazionali e sensibilizzando l’opinione pubblica, a partire dalle scuole, per promuovere modelli e comportamenti di consumo sostenibili e responsabili. È da qui che dobbiamo partire per limitare i danni per l’ambiente e per le nostre tasche”.